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Mobilità aerea. Criticità e proposte per migliorare il servizio!


Alessandra Todde - Renato Soru
Alessandra Todde - Renato Soru

Non siamo messi bene in merito alla questione della mobilità aerea dei sardi. Oggi vi offro questo post (un po' lungo) che riassume varie questioni sulla mobilità aerea.

L'ho scritto con lo spirito civico di fornire ai candidati al prossimo turno elettorale regionale un quadro chiarificatore della situazione in cui versa il tema.


Poche sere fa il lanciatissimo Renato Soru, ha esternato concetti e idee sul tema della Continuità territoriale aerea (qui il suo intervento) che non trovano riscontro nella realtà e nelle normative europee. Francamente non so se è davvero convinto di poter fare quello che ha affermato.


Poi sugli schermi della TV dello Stato sardo appaiono l’assessore Moro con il presidente Solinas per comunicarci che “finalmente si concretizza il modello sardo sulla mobilità dei residenti: la Continuità territoriale a sa sarda con rimborso diretto ai residenti".

Il rimborso si può ottenere attraverso il portale web (disponibile da febbraio 2024). Da una prima lettura dell'allegato tecnico alla Delibera non sarà un procediemento snello.


Infine la candidata Alessandra Todde dichiara che il sistema misto è quello che va bene per la Sardegna. Il sistema misto prevede l'utilizzo degli Oneri di Servizio Pubblico in bassa stagione e il Libero mercato quando la domanda e l'offerta si fa più sostenuta. L'applicazione di questo modello richiede un'attenta analisi di fattibilità anche con i vettori prima di dichiararla realizzabile.


Ora vi chiedo un attimo di attenzione e di pazienza, se siete incuriositi dal tema, per vedere insieme quali sono le criticità che stanno portando i residenti a rompersi le palle di tutte queste chiacchiere che non fanno altro che lanciare sempre più lontano l’amo della canna da pesca senza accorgersi che manca l’acqua (la pazienza) e i pesci (i sardi).


Le principali distorsioni che rileviamo sul servizio di Continuità territoriale sono dovute all’impostazione del bando di gara che, con scarsa originalità, viene riproposto a ogni scadenza senza migliorare le condizioni contrattuali anche alla luce delle esperienze internazionali e del buon senso.


Prima distorsione: dimensionamento del servizio.

La Regione Sardegna non conosce il dato sui passeggeri residenti che utilizzano il servizio di Continuità territoriale (rotte verso Milano Linate e Roma Fiumicino) e in Libero mercato (voli verso tutti gli aeroporti nazionali.

Senza i dati è praticamente impossibile dimensionare un servizio adeguato alla domanda. Infatti, rincorriamo sempre in ritardo le soluzioni in emergenza per la mancanza di posti e di voli. Eppure, i fenomeni a cui assistiamo ogni anno per le festività sono noti e conosciuti. 


Soluzione. È indispensabile che nel prossimo bando, sempre che esista ancora l’attuale formula di Continuità territoriale, la Regione preveda di ottenere i dati almeno dalle compagnie che si aggiudicano il servizio. Inoltre, va attivato un sistema di monitoraggio proattivo in tempo reale in modo da alimentare un portale web in favore dei cittadini e delle istituzioni pubbliche e private affinché possano valutare l’andamento del servizio e la reale disponibilità di posti occupati dai residenti.



Seconda distorsione: mancanza della conoscenza dei KO.

I KO si verificano ogni volta che un passeggero cerca un volo o un posto e il sistema di prenotazione del vettore non gli fornisce una risposta positiva. La conoscenza dei KO è importante per capire il numero di dinieghi che una platea di passeggeri riceve in base alle ricerche per una destinazione. E questo vale sia verso la Sardegna che verso il continente. Grazie a questo dato è possibile migliorare la programmazione dei voli in funzione delle reali esigenze dei passeggeri e osservarne i trend. Senza questo dato è anche impossibile stabilire se l’aumento dei voli e dei relativi posti offerti sia coerente con la reale domanda.


Soluzione. Il vettore che svolge il servizio in Continuità territoriale, con OSP ovvero rinunciando agli oneri, deve consentire il tracciamento in tempo reale delle richieste dei passeggeri residenti che interagiscono con il sistema di prenotazione.



Terza distorsione. Riservazione di posti ai residenti.

I residenti non hanno nessuna riservazione o prenotazione prioritaria nei voli in Continuità territoriale. Per assurdo potrebbe accadere che un volo in Ct sia completamente prenotato da Non residenti. Questa distorsione è molto evidente in certi periodi dell’anno in concomitanza di una forte domanda di posti. La distorsione più assurda è che un volo in Ct, che nasce per i residenti, svolga il servizio di linea senza nessuna garanzia di trovare posto per i sardi.


Soluzione. Per affrontare questo problema bisogna partire da un presupposto fondamentale del servizio di Ct: prima vengono i sardi.

Capisco che questo concetto richiami un ricordo di chi affermava prima gli italiani ma in questo caso siamo davanti ad un obbligo di servizio pubblico che nasce su iniziativa della Regione Sardegna per garantire ai sardi un pacchetto di servizi a tariffa fissa. Dal momento che un volo risulta completo e occupato da residenti e non residenti, tenuto conto che non esiste la riservazione dei posti per i sardi, il vettore o chi per lui dovrebbe garantire che non venga meno il principio per cui è nata la Ct. In altri termini, se il vettore ha la facoltà o libertà di accettare prenotazioni di non residenti deve altresì garantire che nessun residente debba rinunciare al posto fornendo alternative valide e ragionevoli tenuto conto che la disponibilità di posti per i residenti non è mai stata messa in discussione. 



Quarta distorsione. Tariffa libera per i non residenti.

Il regolamento comunitario non consente l’applicazione di specifiche norme nazionali per la regolamentazione delle tariffe aeree per i non residenti. Tutto è affidato alle regole di mercato. Questo vale anche per i posti messi in vendita, dal vettore aggiudicatario della Ct, per i non residenti sulle tratte in esclusiva Roma Fiumicino e Milano Linate. Il risultato e le esagerazioni di questa distorsione è davanti agli occhi di tutti. 


Soluzione. La soluzione a questo problema si base su due azioni.

La prima la copiamo dal bando della Corsica che ha inserito un requisito tecnico dove il vettore deve dichiarare quale sarà la tariffa massima che prevede di applicare per i non residenti in sede di risposta al bando.

La seconda invece prevede che nei periodi di maggiore domanda l’esclusività della rotta viene ridotta o fermata consentendo a più vettori di operare. In questo modo, ad esempio per la tratta verso Fiumicino, diminuirebbe il peso dell’esclusività che per Cagliari vale il 78% in mano a ITA, per Alghero il 100% in mano a Aeroitalia, per Olbia il 50% in mano a Aeroitalia e il 50% in mano a Volotea.



Quinta distorsione. Il trasporto dei barellati.

Una delle criticità più serie riguarda il trasporto di pazienti verso destinazioni che hanno strutture sanitarie di eccellenza. Qualcuno lo chiama anche turismo sanitario. Qui di turistico c’è poco perché, davanti alle sofferenze e alle difficoltà che incontrano i familiari di pazienti gravi quando hanno necessità di trasferire un loro caro in una struttura ospedaliera adeguata, bisogna trovare una soluzione percorribile e ragionevole. Questa tematica è stata studiata e censita dall’amico Nando Orrù che ha estratto i dati dei trasferimenti effettuati dai voli privati, dall’Aeronautica militare e dal sistema di gestione delle emergenze regionale.


Soluzione. La soluzione l’ha proposta sempre Nando Orrù: Continuità territoriale sanitaria. Il servizio è stato stimato circa 5 milioni di euro per operare 300 movimenti stimati sulla base storica delle attività. Se la Regione decide di applicare questa procedura significa che nel bando di assegnazione per la Ct può liberare il vettore dall’obbligo perché il servizio verrebbe spostato verso il sistema sanitario regionale che fa capo alla struttura di gestione delle emergenze semplificando molto il requisito.


Sino a qui ci siamo occupati del bando per la Continuità territoriale.


Ora vediamo come sostenere, con aiuti sociali, i 2/3 dei residenti che volano sulle tratte cosiddette in Libero mercato.

È di pochi giorni fa l’annuncio che (finalmente) la Regione ha preso consapevolezza del bisogno di rispondere ad una palese ingiustizia perpetrata per anni verso i residenti che viaggiano sulle tratte in Libero mercato verso tutti gli aeroporti nazionali a esclusione di Milano Linate e Roma Fiumicino.

Bisogna dare atto all’assessore Moro che è riuscito, in parte, in questo intento, anche se pur in modo un po’ raffazzonato.

Se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno direi che la modalità operativa dell’applicazione del rimborso al passeggero è migliorabile e la prossima Giunta potrà farlo rimodulando i fondi destinati a questo scopo oltre che la modalità di accesso al rimborso.


Intanto, è la buona notizia, oggi è stata finalmente affrontata la questione in modo concreto e chiunque arriverà dopo la tornata elettorale del febbraio 2024 potrà migliorarla (speriamo).

Per chiarezza diciamo pure che la modalità scelta dalla Giunta Solinas non c’entra niente con il modello Baleari che ha un altro schema grazie ai 215 milioni di euro di finanziamento erogati dallo Stato spagnolo per un equivalente di 4.099.560 biglietti scontati al 75%.

La Sardegna non credo che diventerà mai una “baleara” e per risolvere il problema della mobilità aerea dovrà lavorare su più leve che combinate insieme possono fornire una risposta alla platea di residenti. La più importane riguarda la questione fondamentale di come far aumentare l’offerta di voli da e verso i nostri tre aeroporti.

Al momento registriamo una forte contraddizione che interessa la formula a gradino utilizzata per accedere al rimborso.

Il grafico sotto mostra come il problema che crea lo scalino favorendo la distorzione del mercato delle tariffe (qui il post Fb)



La scontistica sui voli in Libero mercato è interessante se esiste una proposta di voli.



Infine, non possiamo non trattare la legge voluta dall’assessore Moro che prevede l’aiuto ai vettori per l’apertura di nuove rotte.

Su questa questione e sull’impianto della norma previsto nel Dl 384 ho già avuto modo di esprimermi in questo post. 

A mio parere destinare 25 milioni di risorse per incentivare l’apertura di nuove rotte è difficilmente realizzabile secondo la tabella contenuta nel Dl 384.


Grazie per essere arrivati sino a questo punto nella lettura del post.


Colgo l'occasione per inviarvi i migliori Auguri di buone feste.


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