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Immagine del redattoreSandro Usai

La PROMOZIONE che non c’è.

Iniziamo questo post con una immagine e una tabella che ci aiuta a capire il titolo.




Sentiamo spesso i violini dell’orchestra politica sui temi della Promozione della destinazione Sardegna, Cagliari, Alghero, Treni turistici, etc.

Naturalmente la poca serietà delle affermazioni dei politici e dei tanti esperti che parlano senza guardare bene la realtà è facilmente verificabile e in tabella ci sono tre esempi eclatanti di riscontro.


Mi sto interessando degli aspetti socio-economici e comunicazione sul turismo da sei anni e ho avuto la grande fortuna di poter realizzare il portale Sardegna Turismo maturando il convincimento che ancora oggi non ho rimosso: il Turismo non è mai entrato nella testa di noi sardi. Dentro e fuori dalle istituzioni. Lo dimostra anche il fatto che i nostri guru sul turismo sono considerati di serie B dalle istituzioni e difficilmente ricoprono ruoli di importanza nel governo del comparto.


L’ultimo segnale di questo stato di cose l’ho riscontrato durante il Convegno su America’s cup organizzato a Cagliari da Federalberghi Sud Sardegna (qui il contributo).


Leggiamo costantemente Comunicati stampa che ci raccontano le azioni per la Promozione della Sardegna presso le Fiere internazionali e poi si dimenticano di animare i canali web e social che sono i principali punti di atterraggio del probabile turista che sta valutando la vacanza in Sardegna. Giusto per completare il quadro deprimente basterebbe che a qualcuno venga in mente di realizzare una App senza contenuti e possiamo ritirarci a vivere nei nuraghi.


Chi segue il mio profilo Facebook sa quante volte ho richiamato l’attenzione su questo aspetto della mancata comunicazione istituzionale che pregiudica il valore dell’offerta turistica qualificandola nel mercato digitale.


Ancora una volta emerge chiaramente che si utilizzano le parole che profumano di turismo per esprimere, forse, qualche idea confusa che poi non ha riscontro nella pratica.

I tre esempi che riguardano i portali istituzionali del turismo del Comune di Cagliari, della Regione Sardegna e del Trenino Verde sono emblematici di come l’azione politica operi, anzi non operi, a favore del comparto del turismo canalizzando le giuste risorse economiche che dovrebbero aiutare il potenziale turista a trovare le proposte e le offerte nel principale mercato mondiale che è il digitale.

Quella sul Trenino Verde è davvero bizzarra perché da una parte si fanno grandi annunci e poi se vai nel sito non si riesce a prenotare il viaggio online. Non ci vuole molto a capire che un prodotto che non è acquistabile non esiste.


Niente. Non ce la possiamo fare a migliorarci se continuiamo a gonfiarci il petto con aria impregnata di ignoranza e autoreferenzialità. Inutile masticare caramelle alla menta per affermare che l’alito è pulito e la Sardegna è il luogo più bello del mondo. Sarà anche vero

ma i fatti dimostrano che difettiamo di buon governo!



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