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Immagine del redattoreSandro Usai

AMERICA’S CUP. Cagliari è impreparata ad accogliere il grande evento.

Si è svolto, stamattina 31 gennaio, con la presenza del giornalista Luca Telese, il Convegno promosso da Federalberghi sud Sardegna sull’evento che dal 23 al 26 aprile coinvolgerà Cagliari e la Sardegna nella sfida mondiale di vela che si svolgerà nell’area del golfo prospiciente via Roma e sino alla zona del faro di Cala Mosca (www.americascup.com/acws/sardegna).

Giusto per non annoiare il lettore con i panegirici a cui ci hanno abituato da tempo i politici diciamo subito che le notizie vere, emerse stamattina, sono tre.


La prima è che la città di Cagliari risulta impreparata logisticamente e la cittadinanza è apatica rispetto all’evento mondiale di vela.

Il sindaco Truzzu più che esultare per l’importanza della competizione mondiale è sembrato stanco e poco empatico resistendo alle domande di Luca Telese.

Le azioni per mettere in piedi la giusta accoglienza alle cinquantamila presenze stimate da Federalberghi non ci sono e la cosa più tragica non ci saranno!

In breve. La piazza Matteotti è difficilmente ripristinabile perché ci hanno comunicato che è proprietà delle Ferrovie di Stato! E quindi ogni desiderata da parte dell’amministrazione del capoluogo deve passare da quegli uffici. Poi, per non farci mancare niente, è necessario il parere vincolante della Soprintendenza.

Per chi era presente stamattina al Convegno possiamo dire che abbiamo assistito ad un racconto di alta burocrazia che ci pone una grande questione per il futuro della Sardegna e dell’Italia: meglio non fare niente che rischiare la denuncia per un appalto che se riesci ad avviarlo è facile che iniziano i guai.


La seconda ce l’ha illustrata l’ex sindaco Massimo Zedda intervenuto su invito e riguarda due questioni inerenti la Continuità territoriale. Sì, il tema del Convegno era un altro ma siccome il dramma dell’isolamento aereo della Sardegna, che da giorni è presente su tutti i media locali ed è diventato oggetto di aspro confronto politico, induce anche la difficoltà di far arrivare almeno una parte di quei cinquantamila sportivi della vela con grave pregiudizio di successo dell’evento e conseguente danno per le strutture ricettive e ristorazione.

Ma Zedda ne approfitta e fa una confidenza sul prossimo Bando della Continuità territoriale: “Vedrete che nel bando sarà presente la formula che consente al vettore di strutturare i voli sulla base delle esigenze settimanali della domanda.

Inoltre siccome l’esperienza spagnola che prevede il rimborso direttamente ai passeggeri è interessante, ma potrebbe rappresentare un problema per la Sardegna, suggerisce di sperimentare la formula mista con quella attualmente in uso che prevede il rimborso ai vettori aerei.

È comprensibile che Massimo Zedda si è consultato con esperti che gli hanno consigliato prudenza prima di lanciarsi e sostenere una soluzione escludendo l’altra.

Per chi ama le chicche politiche e il gioco di fioretto è emerso che Zedda ha chiamato direttamente la ministra De Micheli per sapere qualcosa in più rispetto agli annunci della Giunta Solinas sui presenti incontri fantasma. Il risultato è apparso sui giornali!


La terza notizia invece riguarda il favoloso progetto di riqualificazione di via Roma. Confcommercio e Federalberghi hanno presentato un filmato spaziale che probabilmente farà da stimolo alla Giunta Truzzu per indirizzare soluzioni urbanistiche e architettoniche che valorizzano l’intero comparto di piazza Matteotti e sino al Molo Ichnusa.

Stima del progetto nella formula più completa 50 milioni di euro che diventano 20 nella modalità ridotta.




Conclusioni. Se le cose vanno come ce le hanno descritte e visti i tempi davvero stretti è verosimile che Cagliari non potrà brillare perché nessuna grande opera è prevista per arredare la città come merita un evento così importante. A questo aggiungiamo che anche l’aspetto dell’arredo urbano è da studiare e ad oggi non sembra che ci sia una sfida a chi fa meglio.

Infine, e concludo, è arrivato il campanello d’allarme dell’assessora al turismo del Comune di Quartu, Francesca Asquer che ha affermato che non sono stati coinvolti dal Comune di Cagliari nella gestione dell’evento. L’affermazione è davvero preoccupante perché Cagliari non è certamente in grado di garantire ospitalità a tutti i visitatori attesi in quel periodo e senza il supporto logistico e ricettivo di Quartu e Pula rischia di consumare un atto di storia che la potrà confermare incapace di creare sinergia con gli altri 16 Comuni.

A proposito ma il Consiglio Metropolitano ha affrontato il tema dell’impatto che crea un grande evento mondiale come questo nel territorio sia in termini di impegni che di ricadute?

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