Questa settimana, nel mercato inglese, si è fatta sentire, forte, la questioni dei vaccini nella definizione delle offerte turistiche verso la Destinazione Italia.
La questione è stata sollevata da Abtoi, la potente associazione di Tour operator inglesi specializzata nelle offerte per il mercato italiano che coinvolge anche la Sardegna.
Con la programmazione della stagione 2021 alle porte la questione vaccini sta diventando cruciale per creare le condizioni di sostenibilità di sicurezza sanitaria della Destinazione. Servono rassicurazioni importanti per i Tour operator e per i turisti che la Sardegna sarà in grado di raggiungere elevate quote di immunizzazione, grazie ai vaccini somministrati ai residenti, insieme alla certezza che il personale a contatto con i turisti nelle strutture ricettive sia anch’esso vaccinato.
La questione sicurezza diventa pertanto una condizione sine qua non per il Tour operator che a sua volta deve costruire le sue offerte in linea con le aspettative dei clienti.
Il sentiment che emerge dalle continue estrazioni sui social e dai sondaggi mostra l’attenzione dei prospect per la sicurezza sanitaria durante le vacanze.
Il dato è fondato e ha indotto anche le compagnie aeree a introdurre la questione dei vaccini per i passeggeri che prenotano.
Da quello che emerge, il mercato inglese sta puntando a offrire, per il 2021, destinazioni capaci di mostrare elevati livelli di sicurezza sanitaria in linea con le aspettative dei clienti. E, per mitigare il residuo di vulnerabilità che permane, stanno puntando a coperture assicurative e a riconoscere la possibilità di cancellazione fino a 7 giorni prima dalla data della partenza.
Con questi strumenti di comunicazione e di marketing i Tour operator si accingono ad affrontare il 2021 con la speranza di poter vedere i primi risultati di prenotazione già a febbraio.
Se queste sono le dinamiche che stanno caratterizzando il mercato anglosassone allora è fondamentale che la Regione Sardegna si impegni e pronunci dichiarazioni rassicuranti coerenti con il Piano delle vaccinazioni.
I dati ricavabili sulle vaccinazioni somministrate sino ad oggi mostrano che sono in corso, prioritariamente, le vaccinazioni del personale sanitario e socio-sanitario. È stimabile che a febbraio si inizi con la somministrazione dei vaccini alla popolazione, prima quelli delle RSA.
Per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge, annunciata dal commissario Arcuri, la Sardegna si potrà dichiarare sicura se riesce a vaccinare almeno 1 milione di persone, pari al 70% della popolazione, al netto dei giovani sino ai 16 anni di età.
Non sarà un'impresa semplice arrivarci entro questa estate a causa dell’impegno che richiede alle strutture sanitarie preposte alla somministrazione.
Le proiezioni che possiamo fare in questo momento, utilizzando i dati aperti forniti dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, ci inducono a sostenere che non saremo in grado di raggiungere gli obiettivi, di somministrare il vaccino al milione di sardi neanche entro l’anno se non si irrobustiscono le strutture preposte e il Governo garantisce la consegna dei vaccini.
Per questo diventa ancor più critica la situazione alla voce turismo se non avanziamo quanto prima le necessarie istanze per evitare un'altra stagione all'insegna di numeri percentuali negativi capaci di annientare le nostre imprese. Immagino che per porre rimedio saremmo costretti a intervenire nella logistica e nell'organizzazione aggiungendo, agli attuali presidi, altre strutture sanitarie in grado di incrementare le somministrazioni dei vaccini al fine di accelerare quanto più possibile la copertura.
Tutti i dati presi in esame (comprese le dinamiche in corso) che incidono per la ripartenza del turismo nel 2021 si capisce che la questione dei vaccini è centrale e assume un ruolo fondamentale nelle scelte dei turisti e quindi dei Tour operator che lavorano all’offerta.
In mancanza di arrivare all’obiettivo stimato copertura vaccinale entro l’estate mi domando se potrebbe essere percorribile mitigare il rischio e prevedere offerte con strutture ricettive totalmente dedicate a ospiti vaccinati dotati di certificato come indicato dalla Commissione europea trasporti e turismo. Il certificato vaccinale sarà necessario anche per viaggiare in aereo vista la tendenza delle compagnie a garantire la sicurezza da contagio a bordo.
Con il quadro normativo e sociale in continuo e repentino cambiamento sono portato a pensare che il 2021 metterà a dura prova la capacità operative e logistiche dei Tour operator, Compagnie aeree, strutture ricettive, luoghi della cultura.
La tabella che riepiloga le quantità di vaccini prenotati per l’Italia mostra la cruda realtà che ci aspetta anche per il 2021.
Salvo un cambio di passo e mantenendo le condizioni previste di mercato, temo che ci ritroveremo a soffrire per la scarsità di arrivi internazionali e nazionali che scelgono l’aereo per raggiungere l’isola. Infatti abbiamo visto che nel 2020 le persone hanno evitato di utilizzare gli aerei per spostarsi preferendo l’auto e il traghetto.
La scelta dell’aereo da parte dei vacanzieri non è secondaria come ricaduta nei fatturati delle strutture ricettive (alberghiere). Il fenomeno si è visto in tutta la sua dimensione nel 2020 che a fronte di un flusso di turisti italiani quasi in linea con il 2019 i ricavi di molte strutture ricettive hanno, comunque, subito una forte perdita a causa della mancanza di turisti internazionali che è notorio si spostano, in maggioranza, con mezzi aerei.
In assenza di flussi internazionali i bilanci di molte aziende crolleranno per il secondo anno di seguito imponendo, è facile prevederlo, un risultato da stato di crisi in grado di compromettere la vita stessa dell’impresa.
Concludo la riflessione con il convincimento che il turismo nel 2021 è in buona parte legato alla incidenza delle vaccinazioni. E questo vale per tutte le forme di turismi, compresi quello lento, di prossimità, ecosostenibile, attivo, e via dicendo.
Desidero rivolgere un particolare ringraziamento a Ilenia Cocco perché grazie alla sua pazienza e passione per il suo lavoro di sviluppo presso l'ENIT a Londra mi ha consentito di poter scrivere questo post.
Comments