La Sardegna nel 2023 stima 1 milione di arrivi nazionali (esclusa la Sardegna) e 2 milioni di arrivi internazionali.
Per calcolare gli “arrivi unici” nei porti e aeroporti dovremmo ripulire il dato totale riducendo a una registrazione l’arrivo su più strutture ricettive. In questo modo potremmo avere anche un dato più realistico sulla Permanenza media di ogni turista.
Nella rilevazione sull’andamento degli arrivi e partenze dagli aeroporti e porti emerge un dato eloquente sulla stagionalità dei flussi. A partire dal 15 agosto le partenze superano gli arrivi. Questo fenomeno ha indotto lo scorso anno molte strutture ricettive a offrire scontistiche importanti per garantirsi l’occupazione piena.
Credo che sia una tendenza che andrebbe esaminata e studiata attentamente e i risultati resi disponibili agli operatori turistici.
La conferma arriva anche da fonti autorevoli che affermano che stanno cambiando le abitudini e i comportamenti dei turisti sempre più orientati a privilegiare la sostenibilità, la vivibilità, il clima.
A questo scenario si aggiunge la recente Delibera regionale sui rimborsi ai residenti che tende a favorire la mobilità in uscita, comprese le opportunità per le vacanze fuori dalla Sardegna.
Nel 2023 i residenti hanno rappresentato circa il 20 per cento delle presenze totali nazionali pari a 1 milione e 700 mila. Mi sembra un dato da non trascurare.
Se vogliamo crescere, soprattutto in bassa stagione, bisogna puntare a nuove platee di turisti e turismi. Per questo bisogna lavorare sulle buone pratiche che rafforzano la mobilità aerea e navale. Turismo e Trasporti sono un tutt’uno della strategia dei “buoni numeri” che si alimentano di azioni capaci di gestire la bassa stagionalità.
Per tenere conto di tutti gli aspetti che influiscono sul turismo, nonché della mobilità dei sardi, è indispensabile unire le forze e le competenze assumendo la decisione di creare un unico Osservatorio per il Turismo e i Trasporti. Solo così sarà possibile supportare e orientare le decisioni della Giunta in merito a strategie e finanziamenti capaci di creare valore economico e sociale nel tempo.
Se sapremmo guidare lo sviluppo della domanda turistica spalmandola nei mesi estivi e spingendo per migliorare gli arrivi in bassa stagione avremo raggiunto un traguardo importante.
Le risorse finanziarie non mancano. Soprattutto se si parte dalla ristrutturazione dei finanziamenti per gli aiuti ai vettori e per la destagionalizzazione. Parliamo di 45 milioni di euro per i prossimi due anni che possono essere destinati a migliorare la vita dei passeggeri residenti e per favorire il turismo anche in bassa stagione tramite bandi riservati ai Tour operator.
Auspico davvero che i nuovi assessori che si occuperanno di Turismo e Trasporti, trovino la sintonia giusta per lavorare per i sardi.
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