Due parole importanti TURISMO e ALGHERO che stentano ad essere associate, unite. Il maiuscolo nella netiquette che riguarda la rete conferisce un significato importante che significa forza, richiamo e valore.
Alghero nei periodi di scarso flusso turistico - qualcuno più realistico di me dice che è morta in questo periodo - è un'occasione importante per trovare conferma del sentimento vivo che anima i tanti appassionati di turismo attivo.
Visitando la cittadina ti rendi conto quanta cura è stata posta per il mantenimento del centro storico. Ma la parte più intrigante la incontri non appena ti affacci nel porto. I colori meravigliosi del mare che circonda la città sono come un benvenuto che ti vuole comunicare qualcosa e invitare a non allontanarti dalla costa.
Due mondi, il mare e Alghero, che si sfidano ogni giorno. Il primo è sempre lì da millenni e ha consentito agli spagnoli di arrivarci e insediarsi portando elementi di cultura imperiale che ancora oggi sono vivi e presenti in tanti angoli della città. Diciamo che questo canale che ha collegato la Spagna e la Sardegna non risentiva dei problemi della Continuità territoriale dei giorni nostri.
La seconda, Alghero, invece appare ad un visitatore come me, un pò spenta. In campidanese si direbbe come recita il titolo di una commedia: Su mandroni aspetta benisi.
Eppure il territorio offre una varietà di proposte uniche che potrebbero favorire il turismo lento invernale (altri lo chiamano in bassa stagione) che potrebbe vivacizzare la città e favorire la crescita di un filone turistico di cui tanto si parla ma poco si fa.
L'amico Vincenzo Scanu, preside dell'Istituto alberghiero, è uno degli uomini più fortunati di Alghero perché dalla sua stanza, dove cura il percorso didattico dei suoi studenti, gode di una vista sul lungo mare che lo aiuta a mitigare le difficoltà quotidiane in cui si dibattono le scuole. E la foto che ci ha regalato ieri lo testimonia. Mi ha assicurato che la foto è al naturale e questo ci deve convincere quanto questo luogo è unico e capace di ispirare l'anima (per chi si sente di averne una!).
Eppure nonostante tutto questo e l'abbraccio naturale che l'ecomuseo del Parco di Porto Conte offre alla cittadina e all'intera Sardegna, ieri Alghero appariva spenta, in vacanza. Certo che oltre 1.200.000 presenze turistiche concentrate in tre mesi mettono a dura prova il territorio ma questo non deve indurre stanchezza nelle istituzioni locali. Anzi dovrebbe creare una spinta e una prospettiva capace creare sempre valore e prosperità.
Alghero risvegliati e trova il modo di proporti in Europa come la capitale di un'isola che proprio in questo periodo è capace di offrire la giusta accoglienza in una stagione che mostra il suo calore già nelle temperature miti e gradevoli per essere godute davanti alla vista infinita di un mare che è stato sempre il ponte con le altre civiltà.
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