Ad ascoltare i commenti che provengono dalle fonti ufficiali degli albergatori luglio e agosto sta andando bene e settembre fa ben sperare. Anzi per qualcuno è meglio del 2019.
Anche per il settore ricettivo extra alberghiero luglio e agosto mostrano segnali di recupero avvicinandosi al 2019.
Qualcuno direbbe: Contenti loro contenti tutti!
Nonostante questo gaudio è interessante approfondire i fatti analizzando i numeri disponibili.
Lasciamo perdere il comparto alberghiero perché i dati non sono reperibili e quindi non ci rimane che attendere che le fonti ufficiali li rendano disponibili intorno a aprile, maggio 2022!
Va meglio per il comparto extra alberghiero, che grazie ai dati disponibili su Airdna (Airbnb e Vrbo), ci consente di farci un’idea sulla tendenza della stagione 2021.
A campione, ad esempio, possiamo approfondire e analizzare lo stato dell’economia locale in riferimento ai dati extra alberghieri relativi alla città di Cagliari che come vedremo c’è poco da essere contenti.
Sempre secondo Airdna i ricavi rilevati per il mese di luglio sono appena sotto del 3,7% rispetto al dato del 2019. C’è da essere soddisfatti?
Mica tanto se analizziamo il risultato su base gennaio-luglio.
È proprio questo riscontro ci mostra che se prendiamo in esame tutto il 2021 Cagliari perde 28.979 notti prenotate pari al 40% in meno rispetto al 2019 e nel mese di luglio perde 3.974 notti pari al 18,8%.
È evidente che il recupero dei ricavi da parte degli host è avvenuto aumentando i prezzi degli affitti. Ma per gli operatori del settore (ristoranti, musei, etc.) com’è andata?
Da una parte rileviamo una perdita notevole di notti prenotate e quindi di presenze turistiche extra e dall'altra ci interessa stimare la perdita dell'indotto nel territorio.
Se torniamo ai dati di Airdna è possibile ricavare la stima delle presenze (parziali perché a questo dato andrebbero sommate le prenotazioni dirette e quelle effettuate attraverso Booking e gli altri portali minori) degli ospiti extra alberghieri.
Se prendiamo in esame il periodo gennaio-luglio 2019 la stima ci mostra che abbiamo avuto 269.000 presenze contro le 162.000 del 2021 con una perdita percentuale del 40%.
In termini di capacità di spesa, se ipotizziamo una spesa a persona di 45€ al giorno (escluso alloggio) significa che Cagliari ha avuto una perdita di quasi 5 milioni di euro.
A questo punto il quadro economico su cui bisogna confrontarci è più chiaro e il dato economico del comparto ricettivo extra alberghiero (ma non appena avremmo i dati lo verificheremo anche per il comparto alberghiero) allargato alla stima dell'indotto mostra tutti i segni della crisi creata dalla situazione pandemica che ancora incide pesantemente nelle scelte dei potenziali turisti.
D'altronde la tendenza dei flussi turistici è confermata anche dai numeri che ci rilascia l'aeroporto di Cagliari che mostra un traffico aereo internazionale in arrivo che non supera il 25% del volato.
Concludo con l’auspicio che chi governa lo sviluppo del territorio non si limiti a censire solo i dati delle presenze ma si sforzi di capire quanto il TURISMO sostiene l’economia locale.
È in questa direzione che bisogna fare ogni sforzo affinché i residenti maturino il convincimento che il turismo è una buona leva di sviluppo economico che contribuisce a creare prosperità e lavoro se governato con le giuste visioni della sostenibilità.
Per consultare tutti i grafici potete contattarmi via mail sandro.usai@ablativ.it
E naturalmente vi ringrazio per i suggerimenti!
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