Mattinata interessante e piena di spunti durante il convegno organizzato da Cagliari Mobility Lab, sul trasporto aereo in Sardegna che si è tenuto presso lo spazio Search del Comune di Cagliari.
Sono intervenuti vari relatori, compreso il sottoscritto che ha elaborato i grafici sulla relazione tra i passeggeri in arrivo (scremati della componente residente) all’aeroporto di Cagliari e l’offerta extra alberghiera.
Per chi desidera vedere la presentazione ecco il link http://bit.ly/2Vz9Eya.
In particolare desidero richiamare la vostra attenzione su tre slide che ritengo molto interessanti.
La prima riguarda la Continuità territoriale (CT1) che appare poco proficua per il sistema turistico locale perché è destinata fondamentalmente ai passeggeri residenti e poco utilizzata dagli altri.
La seconda slide invece mostra com’è andato nel 2019 il flusso passeggeri dell’aeroporto di Cagliari.
La seconda mostra i numeri percentuali di quanto ha perso la CT1 a scapito della forte crescita del traffico nazionale low cost. La seconda considerazione riguarda la crisi del traffico internazionale che tocca l’aeroporto cagliaritano nei mesi di novembre (-16,2%), dicembre (-14,7%) e gennaio 2020 (-22%).
E visto che ho dovuto occuparmi di extra alberghiero troverete interessante anche l’estrazione fatta dal portale Airdna.co in merito alla previsione di occupazione e tariffe previste durante la manifestazione dell’America’s Cup.
Ma la domanda che aleggiava tutta la mattinata nell’aria era sempre la stessa: Continuità Sì, Continuità No.
E in entrambi i casi quali sono le conseguenze per i sardi e la Sardegna?
Il tema è stato dibattuto da diversi punti di vista da prof. Roberto Devoto e prof. Italo Meloni.
I due studiosi hanno portato la loro esperienza e valutazione rappresentando in parte punti di vista molto distanti e a volte apparentemente inconciliabili.
La mattinata si è conclusa con l'intervento, in collegamento Skype, del prof. Gregory Alegi, dell’Università Luiss di Roma, e esperto nei temi dell'aviazione che ha toccato vari punti sulle dinamiche del trasporto aereo nazionale, internazionale e mondiale.
In particolare è stata interessante la punzecchiatura fatta in merito a quanto può aver inciso lo stato in cui versa Alitalia, sussidiata dallo Stato, e la crisi di Air Italy.
La considerazione è importante per le complicanze che sono scaturite sino alla messa in liquidazione del vettore.
L’ultimo elemento interessantissimo l’ha posto l’ing. Francesco Sechi che ha chiesto a prof. Alegi un parere in merito alla possibilità di creare una compagnia sarda.
Ancora una volta più che i numeri è bastato adoperare il buon senso e la risposta è stata: "Vediamo il business plan e poi è possibile valutare se l’operazione è sostenibile."
Sostenibilità prima che partigianeria! Razionalità prima che sognare!
Per chi volesse rivedere la diretta Fb dell’incontro ecco il link https://www.facebook.com/michelevaccautp/videos/543838576490546/
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