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Immagine del redattoreSandro Usai

Papà, mamma, andiamo a Milano?


Foto di Westwind Air Service su Unsplash
Foto di Westwind Air Service su Unsplash

Oggi, con questo titolo, voglio trattare una questione che mi ha sollecitato l'amico Lorenzo Fasolo.


Sono anni che con il prof. Roberto Devoto, prof. Gianfranco Fancello, studiamo con attenzione ogni dettaglio sulle distorsioni del modello di Continuità territoriale e del Libero mercato ma, ahimè, stiamo tralasciando una questione centrale: la mobilità aerea delle famiglie.


Tutti i modelli analizzati e proposti, anche dalla Regione Sardegna, non tengono conto della tematica familiare. Le azioni messe in atto dalla Regione, con la narrazione sulla Continuità territoriale e con gli aiuti sociali (rimborsi diretti) ai passeggeri, non prevedono un quadro normativo per mitigare il costo dei biglietti riservato al nucleo familiare con figli.


In Spagna la famiglia residente che si sposta in aereo gode di un ulteriore sconto sui biglietti aerei.


Se il tema della mobilità aerea tocca ognuno di noi a maggior ragione dovrebbe interessarci l'impatto che genera in una famiglia che si deve spostare per vacanza, cure, studio, cultura.

Se vogliamo che i nostri figli possano avere le stesse opportunità, esperienze e connessioni dei fortunati abitanti delle aree più servite è indispensabile prevedere un quadro finanziario ad hoc dedicato agli incentivi per le famiglie.


Come sostengo da tempo, spostarsi in aereo deve diventare davvero popolare e accessibile a vaste platee della popolazione, con particolare attenzione ai giovani. Va bene studiare le migliori soluzioni trasportistiche ma, se non le accompagniamo da misure di welfare dei cieli, volare rimarrà esclusiva di una platea limitata di persone.


Il confine del mare deve diventare un ricordo che non preclude le opportunità di crescita dei residenti in Sardegna. Il mezzo aereo, se non diventa pienamente accessibile non riesce a farci superare il carattere insulare della Sardegna. Per questo motivo andrebbe fatto ogni sforzo per superare la distanza che ci collega dalla penisola e dall'Europa.


In primis andrebbe superata l'attuale soglia dei 100€ a tratta per ottenere lo sconto del 25%.

È comprensibile, in parte, che questa soglia sia applicata per i voli che raggiungono la Lombardia e il Lazio ma è assolutamente incomprensibile per le altre direttrici nazionali e internazionali.


Soprattutto è curioso che la Regione assimili, confondendo, la tariffa in Continuità territoriale a quella applicata in libero mercato che separa il costo base del sedile venduto dai servizi ancillari, compresi, in parte, nella tariffa prevista dal Decreto.


Trovo che sia una crudele forzatura da parte della Regione precludere ai residenti l'accesso a tariffe scontate anche al disotto della soglia dei 100€.

Tra l'altro, riuscire a migliorare l'accesso alla mobilità aerea a un numero maggiore di residenti esclusi per motivi di reddito, avrebbe ricadute positive per l'economia dell'isola.


Nel dibattito sulla mobilità aerea, che ha caratterizzato anche l'ultimo periodo, è mancata l'attenzione per questo tema. Eppure, a parole, tutte le forze politiche si dichiarano a favore di politiche che aiutino e sostengono le famiglie.


Attendo fiducioso!

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