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Immagine del redattoreSandro Usai

NONOSTANTE TUTTO VI ASPETTIAMO!



Abbiamo ascoltato parole importanti che hanno impressionato le persone - Passaporto sanitario, Covid-free, Tamponi prima di partire, Test quando arrivi, Autocertificazioni, app, hotel Covid (lazzaretti a 4 stelle), Sardegna sicura - nel tentativo maldestro di conquistare il palcoscenico mediatico locale e nazionale per concludere rimbalzando sui giornali tedeschi, e non solo. Chiaramente questi messaggi lanciati a canali unificati non hanno fatto bene alle già incerte volontà di vacanza da parte dei turisti. A questo bisogna aggiungere il convincimento di molti sardi, spaventati per il rischio di contagi d'importazione, che quest'anno quasi quasi è meglio evitare l'arrivo de is strangius.


Il Turismo, Commercio e Artigianato sono attività economiche primarie, connesse tra di loro, permeabili, autoportanti. In questi decenni si sono sviluppate e accresciute sino al Covid.

Il Turismo ormai sta scomparendo come notizia dai radar (poco efficienti) dell'informazione locale da quando le varie Conf..., dopo aver fatto finta di arrabbiarsi lanciando finti ultimatum alla Giunta regionale, oggi sono diventate afone. Forse hanno capito che il motivo della caduta delle prenotazioni non dipende solo dalle infelici e strampalate affermazioni del Presidente Solinas. 

Sondaggisti di ogni tipo ci mostrano, dal loro punto di vista, che la Sardegna è una delle mete più cliccate in rete, che è forte la voglia di vacanza, bla, bla, piribì e piribò. Vedremo come saranno luglio, agosto e settembre per il marino balneare e per gli altri turismi. Per ora i segnali provenienti dalle prenotazioni non sembrano incoraggianti.

Alla fine, secondo me, i conti non torneranno per il semplice motivo che le persone sono impaurite dal contagio e angosciate dalle incertezze economiche e lavorative. Se poi aggiungiamo che siamo un'isola raggiungibile prevalentemente con gli aerei è comprensibile l'ulteriore barriera che si frappone tra la Sardegna e i viaggiatori/turisti.

Ogni passeggero in arrivo, a prescindere che sia un residente, viaggiatore o turista, è un elemento di causa che concorre a far funzionare l'economia locale ma che in questo frangente è visto anche con notevole diffidenza dai residenti. E questo non è di certo tutta colpa delle sparate di Solinas.


Abbiamo assistito durante tutto questo periodo, caratterizzato dal lockdown e da infodemia, ad un assordante silenzio da parte delle istituzioni regionali che prese dall'emergenza hanno dimenticato che il turismo è un fenomeno economico che funziona con dinamiche complesse e in regime di forte competitività e concorrenza. 


Al contrario di come hanno agito altre destinazioni turistiche abbiamo spento i canali della comunicazione e promozione di "mantenimento" verso i mercati di riferimento, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito.

Dai primi di maggio sono totalmente spenti i canali istituzionali social Facebook, Twitter, Instagram e il portale web rimane solo una icona di facciata. Sono spenti dal giorno in cui l'assessore regionale al turismo ha decretato la ristrutturazione dei servizi interni all'assessorato congedando la dirigenza che sino ad allora aveva garantito la possibilità di assumere decisioni indispensabili al funzionamento degli Uffici. Praticamente nel momento in cui ci serviva la massima capacità operativa giustamente il regnante pro-tempore ha deciso di fare il blitz e rimanere senza dirigenti lasciandoli a casa. 


Prima che la macchina amministrativa riparta ci vorranno mesi e nel mentre i servizi dedicati al Turismo, Commercio e Artigianato non saranno in grado di garantire con tempestività l'operatività per i compiti d'istituto.

Periodo peggiore non poteva scegliere l'assessore Chessa per avviare la ristrutturazione organizzativa dell'assessorato.

Qualunque persona di buon senso avrebbe sicuramente attivato, in questo periodo di grande complessità, una Unità di crisi per contrastare il disastro mediatico e economico a cui stava andando incontro il comparto del turismo. 

I buoni consiglieri sono indispensabili soprattutto quando una persona sa che è acerba nel dominio dove è chiamata responsabilmente a operare.


In tutto questo periodo abbiamo trascurato di fare azioni di Marketing verso i paesi che stanno uscendo dal lockdown lasciando intere praterie di turisti in mano a chi si sta proponendo con efficacia e ammiccando con messaggi attraenti.

Forse in Regione Solinas & C., digiuni di economia del turismo, pensavano che puntando tutto sulla sicurezza del luogo e annunciando il Passaporto sanitario la Sardegna sarebbe diventata la Destinazione più esclusiva d'Europa. I fatti gli hanno dato torto!

Hanno trascurato ogni altra utile e seria azione di marketing per contrastare i concorrenti convinti che il Verbo in uscita dalla bocca del Presidente fosse l'unico e il più convincente da offrire ai mercati che governano le leve di sviluppo nel turismo inducendo le decisioni dei vacanzieri.

Come in tutte le ferite profonde ci vorrà tempo prima di riprendersi dallo shock provocato da Covid-19 e non sarà facile riconquistare la fiducia dei turisti soprattutto ora che i Paesi più aggressivi e bisognosi di flussi di cassa generati dal turismo stanno attuando politiche espansionistiche importanti e lobbistiche.

La mancanza di turisti trascinerà nella polvere anche molte attività commerciali. Penso ad esempio a quelle destinate alla ristorazione che a loro volta trascineranno in negativo le filiere collegate al food e beverage.

Infine viene l'Artigianato. Vediamo che non cresce e, anzi, con le sortite messe in atto dall'assessore Chessa (vedi ad esempio il cambio di destinazione dei fondi sulla promozione del Pane Fresco disposti dal Consiglio Regionale della Sardegna) stiamo perdendo il posizionamento strategico che soprattutto per l'interno dell'isola si sta dimostrando un grave danno economico. Ad oggi ci ritroviamo ancora senza un impianto di norme che proteggono il lavoro degli artigiani che operano nei prodotti identitari quali la ceramica artistica, la coltelleria, l'arte orafa, il pane fresco con il risultato che aumenta il nero e i negozi di artigianato tipico sono pieni di prodotti contraffatti di bassa lega che danneggiano tutto il comparto.

Concludo con l'affermazione di Josep Ejarque che nella recente intervista rilasciata a Fausto Farinelli, sul canale radiofonico web Icebergonair ha detto: "Non siete consapevoli che siete seduti su un giacimento di enorme valore che attende di essere sfruttato a favore delle comunità locali".

Non so se il messaggio fosse riferito anche alla classe politica ma sono certo che è vera perché sto toccando con mano quante persone che operano nel turismo a favore del turista trovano in questa ricchezza la forza di investire e elaborare nuove proposte oltre il consumato marino-balneare che ormai non è più in grado di creare crescita e sviluppo.

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