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La rivoluzione annunciata sulla Continuità territoriale è stata già bocciata dalla UE

  • Immagine del redattore: Sandro Usai
    Sandro Usai
  • 6 mag
  • Tempo di lettura: 5 min
Aeroporto
RIngrazio JESHOOTS-com

L'Unione e La Nuova, in questi giorni, riportano le interviste all'assessora Barbara Manca che, incalzata sul ritardo del bando sulla Continuità territoriale, si affretta a illustrare, e ribadire, i punti qualificanti del nuovo modello.


Secondo la Manca il nuovo bando va sostenute da tutti i partiti in maniera forte se vogliamo correggere l'attuale situazione conseguente al Decreto ministeriale 466 derivato da anni di inerzia da parte delle Giunte precedenti.

I punti qualificanti del nuovo bando riguardano:

  1. 80 milioni di finanziamento per garantire servizi di qualità da inserire, possibilmente, nel nuovo Dm.

  2. Maggiori frequenze e più posti offerti.

  3. Allargamento della platea dei beneficiari della tariffa agevolata comprendendo lavoratori non residenti nel periodo estivo e emigrati che mantengono rapporti con la Sardegna.

  4. Inserimento del coefficiente di prenotazione dell'80% che fa scattare la clausola di inserimento di un volo aggiuntivo riferito alla fascia oraria.

  5. Riservazione di posti per i residenti.

  6. Tariffa massima per i non residenti.


Tenuto conto che l'assessorato ha impiegato mesi per studiare la documentazione intercorsa in questi anni tra la Regione e i funzionari europei immagino che lo staff abbia preso atto che le richieste di cui ai punti 2, 3, 4, 5, 6 facevano già parte di bandi antecedenti all'uscita del Regolamento europeo 1008/2008 e che, in parte, sono sopravvissute sino al 2019.

Tra le più recenti che sono state cassate dall'Europa ricordo la Tariffa massima per i non residenti e l'aumento "sproporzionato" di frequenze e posti offerti basato su uno studio dell'Università di Cagliari e contestato dalla Commissione.


Ecco perché i punti qualificanti del nuovo bando sono in buona parte una riproposizione di vecchi concetti, tutti cassati dall'Europa e temo che non vedranno mai la luce.

Francamente mi domando chi ha ispirato le linee guida del nuovo bando che non è altro che la riproposta di vecchi schemi rigettati dalla Commissione.

Sembra che l'esperienza non sia servita a guidare il buon senso dei nuovi riferimenti dell'assessorato ai trasporti.

Siamo, infatti, innanzi a un déjà vu che ci porterà, verosimilmente, a schiantarci davanti agli uffici europei.


Ma, a parte questo aspetto, che è riscontrabile attraverso l'esame della documentazione d'archivio, c'è un motivo tecnico, che secondo me, dovrebbe indurre un po' di prudenza.

Esiste un rischio reale che la Commissione europea potrebbe mettere in discussione l'impianto di Oneri di Servizio pubblico per Cagliari.

Infatti, Cagliari è da anni che non ha più tutti i requisiti previsti dall'Europa per ottenere gli Oneri di Servizio Pubblico. I passeggeri residenti non vivono una condizione di fallimento del Libero mercato vista la corposa offerta di destinazioni e posti offerti da Ryanair.

La conferma ci arriva anche dai dati 2024. Il Libero mercato su Malpensa e Bergamo ha una quota del 50% sul totale Lombardia.

Su Roma invece c'è una distorsione che vede il traffico su Fiumicino al 78% del totale compreso Ciampino.

Con quest'ultimo che non può crescere perché è contingentato nei movimenti.


Il peccato più grave, tuttavia, lo riscontro nella richiesta di maggiori frequenze e posti offerti.


Maggiori frequenze. Questa richiesta punta più a risolvere un problema di copertura oraria che una reale necessità di trovare posto. Ancora una volta sono i dati a fornirci un quadro veritiero sulla Ct.

Se prendiamo Cagliari e confrontiamo il periodo ITA con Aeroitalia emerge che i voli con Load factor reale del 91%-100% sono diminuiti tantissimo a partire dal 27 ottobre 2024 grazie ai posti in più offerti dal Boing 737 utilizzato dalla new entry.

Ma il crollo più significativo lo vediamo sui voli con Load factor del 100%.

Questi dati ci confermano un elemento importante: il parametro del 91% del tasso di prenotazione è fuorviante rispetto al dato reale di occupazione. E sarebbe ancora peggio se utilizzassimo l'80% previsto addirittura su fascia oraria. Anche questa richiesta venne cassata a suo tempo. Infatti, si arrivò a patteggiare quel 91% che è presente nell'attuale Dm.

L'aumento di frequenze non è giustificato neanche dal dato consolidato del volato in Ct che vede un Load factor medio al di sotto del 70%.

Se la Regione vuole migliorare la disponibilità di posti è sufficiente che sposti il limite per disdire il volo a 24 o 48 ore prima della partenza. In questo modo darebbe la possibilità di liberare posti consentendo a chi ne ha bisogno di prenotare. Il risultato sarebbe positivo anche per il vettore perché migliorerebbe il load factor reale evitando di scoprire all'ultimo che un passeggero non si presenterà all'imbarco, chiederà il rimborso è nel mentre quel posto prezioso non può essere rimesso a disposizione.


Inoltre, è necessario aggiungere che reclamare più voli nella stagione estiva, quando i residenti che viaggiano sono molti di meno rispetto agli altri mesi, non è ben visto dall'Europa. E, anche sostenere che i maggiori voli servono per migliore l'accesso dei non residenti verso l'isola non è una tesi robusta che infatti viene puntualmente cassata o ridimensionata.

Nell'estate 2024 a Olbia EasyJet ha effettuato sino a 9 voli al giorno con Malpensa e Aeritalia, che gestiva la Ct, più volte ha utilizzato l'Atr72 per la rotta su Linate.


I sardi non residenti. Per alcuni anni la Regione aveva previsto di riconoscere ai sardi non residenti la tariffa agevolata in Ct. Poi anche questa agevolazione è sparita.

Oggi la si vuole riproporre contorcendosi in ragionamenti che sarà difficile sostenere in sede comunitaria.

Tra l'altro se anche dovesse passare riguarderebbe solo Linate e Fiumicino aprendo un solco nei confronti di tutti gli emigrati che vivono in altre regioni. 

Anche in questo caso ci viene in soccorso l'esempio della Sicilia che ha ammesso lo sconto sui tutti i voli per i siciliani non residenti. La Sardegna potrebbe fare lo stesso con la misura sociale nata a dicembre 2023 e modificata nel 2024.


Tariffe. La questione delle tariffe stenta a trovare un percorso lineare. 

Attualmente la tariffa comprende il bagaglio in stiva fino a 23Kg. Secondo l'Autorità garante della concorrenza e del mercato la percentuale dei residenti che fruiscono del servizio è molto bassa con la conseguenza che il costo sostenuto da tutti i residenti diventa una forma di finanziamento per il vettore.

Forse è arrivato il momento di superare la questione rivedendo profondamente la struttura tariffaria o, addirittura, eliminarla dal bando e intervenire con lo sconto diretto se si supera la soglia impostata.

In questo modo il vettore che si impegna a volare nel rispetto delle fasce orarie mattutine e serali in esclusiva senza OSP si avvantaggia di poter utilizzare una tariffa libera. Naturalmente la fascia oraria protetta dovrà essere molto stretta per consentire ad altri vettori di inserirsi offrendo orari e frequenze secondo le esigenze di mercato.

In questo modo si aprirebbero opportunità di federaggio per easyjet e ITA su Linate e Ryanair, ITA e Aeroitalia su Fiumicino.

Ancora una volta per capire il fenomeno delle tariffe ci aiuta lo studio di AGCM che ci dice che la tariffa media ponderata in regime di Libero mercato non supera gli 80€.

Tralascio la questione sulla tariffa per i non residenti perché la Commissione non lascia spazio a trattative: i non residenti sono assoggettati a tariffe libere.


Riservazione di posti per i residenti. Negli anni scorsi la Commissione si è opposta anche a questa richiesta rigettando ogni forma di riservazione dei posti.


80 milioni per garantire l'acquisto di servizi di qualità.

L'approccio è interessante perché la Giunta raddoppia il finanziamento consapevole che i nuovi oneri per i servizi di qualità potrebbe indurre perdite consistenti per i vettori nell'esercizio della Continuità. Infatti è fuorviante affermare che servono per acquistare servizi di qualità in quanto la cifra serve a copertura delle eventuali perdite dimostrate dal vettore più un 4,7% di ragionevole guadagno. Ma, poi, esiste un catalogo dei servizi di qualità?


Concludo con una domanda: come mai non sono stati consultato in itinere gli uffici della Commissione, come auspica un loro documento, e ci accingiamo a farlo ora con il rischio reale di ricevere un diniego su quasi tutte le richieste messe in piedi dall'assessorato. A chi giova?

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