Ci siamo!
È da mesi che il dibattito aperto sui modelli di Continuità territoriale insiste sulla necessità di esplorare nuove formule, capaci di includere tutti i residenti che si spostano verso gli aeroporti della penisola, superando lo schema imposto dalla Regione Sardegna che si affida solo alle direttrici per Roma Fiumicino e Milano Linate.
Il modo di viaggiare è profondamente cambiato, grazie alla maggiore offerta di voli e destinazioni avviata da Ryanair su Cagliari che ha prodotto una trasformazione delle nostre abitudini.
Secondo la stima, riferita ai dati 2019, la formula della Ct prevista dalla Regione Sardegna soddisfa solo il 50 per cento di passeggeri residenti obbligati a utilizzare i due aeroporti. L'altro 50 per cento si muove verso le altre direttrici nazionali e non fruisce di nessun sostegno economico.
La limitazione della formula, prevista ancora dal bando appena ritirato dalla Regione Sardegna, lasciava fuori dal contributo onerato ben 1.500.000 passeggeri residenti. Una palese discriminazione che il nostro assessorato ai Trasporti non ha mai voluto ammettere.
Ora, finalmente, gli eventi superano la posizione della politica e con ITA e Volotea che hanno ottenuto il lasciapassare per fornire il servizio senza oneri per la collettività (almeno ufficialmente) si è rotto anche il tabù dell'esclusiva.
Alla luce di quanto è accaduto sarà difficile per la Regione Sardegna possa tornare in Europa e riproporre i vecchi e consunti schemi di Continuità territoriale.
Il quadro che ne è scaturito è davvero interessante perché ci ritroviamo anche con un tesoretto di circa 50 milioni di euro che possiamo destinare per coprire almeno una quota dei prezzi - mediante sconto sul biglietto da destinare al passeggero come nel modello spagnolo - per viaggiare verso tutti gli aeroporti nazionali con i vettori che accettano un regime di convenzione. Trattare con Ryanair è indispensabile e non più rimandabile.
La complessità e la varietà di offerte generate dai vettori ci obbliga a definire un quadro di insieme basato su una piattaforma di prenotazione unica e integrata capace di fornire ai viaggiatori la possibilità di scelta velocemente e in modo intermediato dalla Regione Sardegna. Per il viaggiatore sono davvero tante le incognite e le fragilità dovute ad un sistema del trasporto aereo che subisce i contraccolpi di una situazione geopolitica in continuo subbuglio. Bene farebbe la politica regionale a prenderne atto e a favorire ogni azione che mitighi i disagi che subiscono i passeggeri a causa della situazione che si è venuta a creare in Europa.
La costruzione di un sistema di prenotazione regionale, una sorta di eDreams a Quattro Mori consentirebbe di connettere i circa 9 milioni di passeggeri con il sistema delle nostre Agenzie di Viaggio valorizzando le professionalità e rivitalizzando un settore che è in profonda crisi.
Associare nuovi modelli di sviluppo, capaci di migliorare la qualità della vita delle persone, dovrebbe essere un compito primario della politica. Chissà che sia la volta buona per cambiare parere su questa Giunta e questo assessore ai trasporti.
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