Se prendiamo i dati del 2023, i passeggeri in Continuità territoriale sui nostri tre aeroporti sono stati 1.260.000 per Cagliari, 642.550 per Olbia e 451.000 per Alghero.
Diciamo che è una bella dote di passeggeri da gestire, soprattutto su Cagliari.
La Regione si sente impegnata per garantire, ai passeggeri residenti che viaggiano in Continuità territoriale, la migliore qualità del servizio erogato al prezzo più basso o al miglior prezzo. Già questo sembra una contraddizione in termini. Comunque cerchiamo di capire le varie dinamiche connesse al servizio.
Le maggiori preoccupazioni che rilevo, parlando con i fruitori dei voli in Continuità territoriale basata sugli Oneri di Servizio Pubblico, con l’esclusiva assegnata al vettore aggiudicatario della gara, riguardano i seguenti temi (elenco non esaustivo):
a) Frequenze dei voli
b) Orari dei voli
c) Posti non sempre disponibili
d) Tariffe molto alte
e) Costi dei servizi ancillari alti
f) Possibilità di coincidenze su Roma e Milano con altri voli in prosecuzione nazionale, internazionale e intercontinentale senza l’obbligo di dover ritirare i bagagli con successiva fase di accettazione
g) Età della flotta aerea
h) Consistenza della flotta
i) Limiti alla prenotazione sotto orario di partenza (Aeroitalia) che obbliga a recarsi in aeroporto
j) Codice del volo dichiarato nel sito web diverso da quello utilizzato realmente
k) Dichiarazione cartacea sui motivi di lavoro per i lavoratori Non residenti
l) Estensione delle tariffe agevolate anche per i Non residenti nativi sardi
m) Tempi lunghi di attesa del call center
n) Difficoltà dei rimborsi in caso di cancellazione
o) Limitazioni sui circuiti delle carte di credito utilizzabili per l’acquisto dei biglietti
p) Mancanza di canali privilegiati riservati alle Agenzie di viaggio
q) Mancanza di protezione dei passeggeri in caso di cancellazione o forti ritardi
Naturalmente ogni richiesta è legittima! Tuttavia, non sappiamo quanto pesano, percentualmente, le singole richieste rispetto al totale dei passeggeri.
Credo che non sia mai stata affrontata analiticamente la questione.
E questa, ritengo che sia la colpa più grossa imputabile alla politica e alla burocrazia regionale. Infatti, mi sorprende moltissimo che la Regione si possa candidare per la gestione del bando di gara per lo svolgimento del servizio aereo più importante per volumi di traffico sulla singola tratta (Cagliari), senza avere contezza del quadro particolareggiato delle aspettative espresse dai sardi e senza conoscere la reale portata dei volumi di traffico sviluppati dai residenti.
Siamo davanti ad un atteggiamento discutibile – almeno riferito alle scorse legislature – perché si vuole decidere sul nostro destino di passeggeri senza avere la conoscenza approfondita del dominio trasportistico nel senso più largo del termine.
Interpreto questo, un atto di autoreferenzialità. A vedere i bandi, infatti, è evidente che la Regione svolge i suoi compiti con scarsa attenzione avanzando formule che non tengono conto del sentiment generale dei passeggeri.
In questi anni ho maturato il convincimento che poco gli importa di operare a favore dei residenti. La conferma arriva dalla riproposizione della stessa formula senza curarsi dei cambiamenti e delle esigenze dei passeggeri. Spero, auspico, prego, di vedere un cambiamento di passo almeno in questa legislatura, ovvero entro il mese di febbraio 2025.
Per spezzare una lancia a favore di chi è palesemente colpevole di ignavia della complessità del settore del trasporto aereo dico che in parte li capisco perché subiscono le condizioni dettate dai vettori aerei interessati senza conoscere i processi.
La Regione può fare anche il migliore bando che soddisfa, se non tutte, almeno in parte, le richieste e le attese dei passeggeri residenti ma alla fine deve comunque trattare con i vettori ai quali poco o nulla gli frega dell’esiguo bacino d’utenza dei residenti in Sardegna.
Chiediamoci anche se la Regione ha strumenti per forzare la mano ai vettori inducendoli a presentarsi al bando. La risposta, francamente è No!
Lo abbiamo visto su Alghero dove la Regione Sardegna ha dovuto finanziare con una cifra pari al costo del singolo biglietto di ogni residente la tratta Alghero-Roma per convincere i vettori.
Ecco perché, tenuto conto della reale difficoltà di ottenere risposta per ogni esigenza elencata sopra, sono dell’avviso che è meglio, o meno peggio, affidare il servizio di navetta aerea verso Milano e Roma al libero mercato intermediato dalla Regione tramite una quota in Continuità territoriale con Oneri di Servizio Pubblico senza esclusiva e una quota sull'offerta in concorrenza che potrebbe garantire un miglior servizio soprattutto ai non residenti. Il tutto con una severa vigilanza sul comportamento dei vettori. La formula, in parte, è già presente e sperimentata sulla Olbia-Roma dove operano due vettori, addirittura senza compensazione. Chiediamoci quali motivazioni hanno spinto Volotea e Aeroitalia a operare insieme nello scalo di Olbia e perché non è accaduto a Cagliari che ha certamente una motivazione più robusta.
Per quanto riguarda le tariffe, invece, non rimane che aumentare il budget di spesa ammessa al rimborso per mitigare i costi del sedile e dei servizi ancillari che ogni vettore quota secondo il proprio modello commerciale.
Ricordiamoci che la Sardegna è da anni un territorio servito da vettori low cost – in primis Ryanair, easyJet, Volotea - che impongono i loro modelli commerciali.
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