PREMESSA
Il rimborso di una quota dei biglietti aerei (cosiddetti aiuti sociali) ai passeggeri ha visto la luce a dicembre 2023 scorso grazie alla Delibera 44-15.
L'iniziativa, inizialmente povera di risorse finanziarie, prevedeva una platea ridotta di beneficiari (sotto i 26 anni e sopra i 65 anni) con la soglia di accesso per rimborso di 100€. Le risorse finanziarie ammontavano a 4.965.406 euro.
A marzo è partito il portale sardegnatrasporti dove i passeggeri beneficiari possono inserire la richiesta di rimborso.
L'istruttoria è delegata ai Comuni dove risiedono i richiedenti.
A giugno 2024, su proposta dell'assessora Barbara Manca, la Giunta ha adottato la Delibera 22-8 che ha eliminato le restrizioni sull'età e ampliato il finanziamento totale (2023, 2024) portandolo a a 11.465.406 euro e lasciando invariata la soglia dei 100€ e fino a 500€ per accedere al rimborso del 25%.
Dalle dichiarazioni dell’assessora Manca apprendiamo che l’iniziativa, sino a quel momento, è stata utilizzata pochissimo e il valore totale delle richieste dei rimborsi è arrivata a circa 55.000€.
In un precedente articolo ho esaminato i motivi, secondo me, che hanno contribuito al flop dell'iniziativa.
Oggi vi propongo il risultato della simulazione con l'auspicio che possa aiutare a migliorare lo schema e il processo per l’istruttoria per accedere ai rimborsi.
Prima considerazione: l'impianto regolatorio
L’impianto della Delibera prevede che la soglia di accesso per ottenere il rimborso sia di 100€. La motivazione che addusse a suo tempo l’assessore Moro era che, applicando 25€ di rimborso (oggi diventata 25%) si evitava di fare concorrenza alle tariffe in Continuità territoriale. E ci può stare che sia così per le tratte verso Ciampino, Malpensa e Bergamo.
Ma per le altre tratte nazionali e internazionali che senso ha limitare lo sconto se vogliamo favorire la mobilità dei residenti? Soprattutto se pensiamo alle famiglie e ai giovani.
Seconda considerazione: l’algoritmo e la platea di passeggeri
Lo schema previsto anche dalla seconda Delibera continua a escludere la platea di passeggeri che acquista un biglietto sotto i 100€.
Per capirci, le platee identificate sono due. Una che comprende i passeggeri che acquistano un biglietto sotto soglia, la più numerosa, e l'altra, minoritaria, comprende quella a partire dai 100€.
Secondo la piattaforma Cirium (elaborazione del Corriere della Sera), il valore medio ponderato del biglietto aereo Ryanair è poco superiore agli 80€. Questo significa che nel mercato sardo, servito prevalentemente dal vettore irlandese, esiste una platea enorme di passeggeri che non possono accedere al rimborso perché il costo del loro biglietto è inferiore ai 100€.
La simulazione effettuata sui passeggeri di Cagliari mostra che circa 900.000 passeggeri, rappresentati da persone fisiche, sono esclusi da qualsiasi rimborso perché la Regione ha preso come prezzo “giusto” il valore di 75€.
Naturalmente, se ci pensate, è una contraddizione tenuto conto che la Continuità territoriale si applica solo verso Roma Fiumicino e Milano Linate. Senza contare che quella tariffa è costruita su una serie di servizi che le low cost prevedono come ancillari (opzionali).
Per comprendere la dimensione del fenomeno sotto potete vedere il grafico con i valori della ripartizione del traffico passeggeri nazionale per i nostri aeroporti riferiti al 2023.
A questi valori vanno aggiunti i residenti che viaggiano sulle tratte internazionali visto che la Delibera include anche il rimborso per quelle tratte.
Ampliare la platea dei beneficiari non comporta nessun rischio per la Regione tenuto conto che il rimborso è dovuto sino a esaurimento dei fondi!
Terza considerazione: Portale web sardegnatrasporti
L’ostacolo più grosso per ottenere il rimborso è rappresentato proprio dal processo istruttorio disegnato in origine.
Sembra che, ancora una volta, la Burocrazia, spinta al cubo, vestita con abiti finti digitali, abbia vinto complicando, se non precludendo, ai sardi di ottenere il rimborso previsto dalla Delibera. Se non fosse che credo alla buona fede di Antonio Moro e di Barbara Manca mi verrebbe da pensare che sia una presa in giro, l’ennesima, nei confronti di noi residenti. Speriamo di superare presto questo approccio.
Anche in questo caso desidero essere proattivo e suggerisco di fare un altro ragionamento per snellire il processo e facilitare l’interazione con i residenti.
Perché non valutare l’approccio messo in atto dalla Spagna e in Italia dalla Regione Sicilia che consente ottenere lo sconto direttamente all’atto dell’emissione del biglietto da parte dei vettori che hanno aderito all'iniziativa?
Dai risultati ottenuti dal Governo spagnolo e dalla Sicilia si capisce che la formula funziona abbastanza bene e soprattutto è chiara la volontà di fare quello che si è dichiarato: rimborsare una quota del biglietto aereo!
Ricadute per i passeggeri residenti.
L'eliminazione dei riferimenti all'età è un'importante passo in avanti fatto dall'attuale Giunta regionale. Tuttavia non è sufficiente se permane la soglia d’accesso dei 100€ che esclude, nel caso di Cagliari, una platea enorme di passeggeri residenti.
Il risultato della simulazione è stato ottenuto partendo da una soglia di 40€ del prezzo del biglietto ma se vogliamo essere realistici andrebbe abbassata ancora perché sono tante le offerte sotto quella soglia. Basta consultare il sito Ryanair e Aeroitalia per le tratte da Catania verso Bergamo e Roma Fiumicino. Anche in questo caso per evitare denunce da parte del vettore più economico sarebbe sufficiente che lo sconto fosse applicato a ogni tariffa proposta.
Nella fascia tra i 30, 40€ e i 100€ il vettore pone in vendita il 95, 96% dei posti disponibili. Questa pratica è comune a tutte le low cost. La fascia rimanente è quella che fa notizia perché il vettore la pone, generalmente, in vendita a prezzi molto alti.
I prezzi alti o altissimi a cui assistiamo in certi periodi dell'anno rappresentano il picco di politiche tariffarie che questa estate hanno subito un ridimensionamento!
Questi dati dimostrano che l’impianto previsto dalle Delibere esclude il bacino d’utenza più consistente che viaggia con le low cost che operano su Cagliari (Ryanair detiene il 54% del traffico nazionale e circa il 90% di quello internazionale).
In altri termini la misura adottata di aiuti sociali è bella ma rimane un annuncio, nonostante abbia superato le limitazioni dell'età, perché circa il 74% dei passeggeri viaggia nella fascia sotto i 100€ rispetto al totale della platea (persone fisiche e partite IVA. Sono esclusi i biglietti emessi dalle aziende per i propri dipendenti).
Proporzionalità del finanziamento degli aiuti sociali
Ad oggi ci ritroviamo in una condizione di totale svantaggio nel confronto tra il finanziamento riservato alla Continuità territoriale e quello previsto per gli aiuti sociali.
Se la Regione riesce a superare l'attuale criticità della scarsa adesione e a elaborare una soluzione vincente per i sardi, bisognerà elevare il finanziamento per la copertura dei rimborsi per evitare di trovarci in una condizione di evidente disparità di trattamento tra chi viaggia in Continuità territoriale e chi in Libero mercato.
A questo punto possiamo affermare che se gli aiuti sociali funzionano, volare in Libero mercato fuori dagli aeroporti interessati al servizio di Continuità territoriale diventa veramente popolare e accessibile.
Se ben utilizzati, gli aiuti sociali sono uno strumento potentissimo di welfare per la mobilità.
Ricadute per gli aeroporti.
I primi a giovarsi dello schema che ho elaborato sono proprio gli aeroporti perché se aumenta il traffico passeggeri in partenza, incentivato dai bassi prezzi d’accesso, aumentano i ricavi derivati dalle tasse d’imbarco (Aviation). Inoltre, se l’aumento del traffico diventasse consistente migliorando il ranking stagionale i vettori si interesserebbero maggiormente alla Sardegna aumentando frequenze e rotte anche in bassa stagione.
Insomma, un maggiore traffico di passeggeri alimenta l’ecosistema e le filiere con ricadute economiche che andrebbero ad alimentare e irrobustire il PIL dell’isola.
Concludo con una questione che interessa l'accesso dei residenti che distano 100 chilometri ovvero 60 minuti dall'aeroporto.
Il parametro è utilizzato dal Piano Nazionale degli Aeroporti (PNA) per definire l'indice di accessibilità dell'aeroporto alla platea di residenti che insistono in quella infrastruttura.
Se la Regione volesse mitigare il disagio dello spostamento potrebbe aggiungere un bonus con un ulteriore sconto riservato ai residenti che distano dall'aeroporto oltre i parametri indicati da ENAC.
La misura sarebbe un piccolo aiuto e un segnale importante anche contro lo spopolamento!
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