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  • Immagine del redattoreSandro Usai

Il monopolio del libero mercato


Architettura sistema intermediato pubblico trasporto aereo e navale
Architettura sistema intermediato pubblico trasporto aereo e navale

La situazione dei trasporti in Sardegna torna d'attualità in questi giorni dopo che vari quotidiani hanno riportato la notizia che a partire dal 15 maggio non si può prenotare sulle tratte da e per Milano e Roma in regime di Continuità territoriale. E oggi con un comunicato pieno di sigle interessate più al loro vantaggio che a quello dei sardi e della Sardegna si lamentano che la Regione non mette in atto politiche sui trasporti.

Senza polemica potremo anche dire che l'inerzia regionale non mette in atto neanche le politiche per il turismo, agricoltura e sanità.


Non è mai troppo tardi, dico io, per svegliarsi!


Il titolo del post, che può sembrare contraddittorio, in effetti rappresenta lo stato dei fatti che mostra una Sardegna fagocitata dal vettore Ryanair per gli aeroporti di Alghero e Cagliari e dalla società di gestione F2i per gli aeroporti di Alghero e Olbia. Siamo in attesa di vedere i prossimi sviluppi che porteranno Ryanair a Olbia e F2i a gestire Cagliari.


Ma oggi voglio tornare un attimo sul tema della mobilità aerea dei sardi (tema politico vuoto di contenuti) e sul risultato che ha conquistato l'assessorato regionale ai trasporti con il Decreto ponte firmato dal ministro Giovannini che colma o tenta di colmare una situazione disastrosa dovuta a manchevolezze della struttura regionale.

Il Decreto ponte da subito ha dimostrato di essere debole e fragile nel tentativo di coprire un periodo, quello estivo, per garantire un regime misto tra libero mercato e servizio pubblico, seppur senza oneri. Di fatto a partire dal 15 maggio potremmo dire che si viaggia con il grido di liberi tutti.

Per i sardi che vivono nel centro sud il vettore con cui possono prenotare oltre il 15 maggio si chiama Ryanair. Quindi non si pone la questione che questa parte di Sardegna rimarrebbe isolata. Vero è invece che per chi decide di prenotare, sardo o continentale, a ridosso della data di partenza, la tasca si svuota rapidamente perché è noto che le politiche dei prezzi dei low cost tengono conto del tempo che intercorre tra la data di prenotazione e la data di partenza. Più è ravvicinata è più è alto il rischio di pagare una tariffa elevata.

Rimane invece da verificare se ad oggi con le frequenze previste dai vettori che servono il bacino nazionale siamo in grado di rispondere alla domanda di prenotazione di posti per il periodo estivo. Mi sembra che al momento i più penalizzati sono i passeggeri che provengono dal bacino laziale che se vogliono prenotare oggi si ritrovano solo uno o due voli da Ciampino anziché i 6 previsti dalla Continuità territoriale. Sulla Lombardia il fenomeno è meno evidente per la presenza molto forte di Ryanair, Easyjet, Neos, Wizzard e Volotea.


Di fatto il sistema previsto dal Decreto ponte è ibrido perché lascia soli il passeggero e la compagnia aerea. Il grande assente è la Regione che di fatto è tagliata fuori dal ruolo regolatorio lasciando libero (mercato) spazio a chi si vorrà candidare per offrire il servizio ponte durante l'estate.

Dai dati raccolti sul traffico passeggeri residenti che viaggiano durante i mesi estivi emerge che l'incidenza è molto bassa a favore dei passeggeri non residenti che si troveranno a pagare un biglietto molto salato anche per viaggiare sulle direttrici di Linate e Fiumicino.

D'altronde senza una regola che impone il top price i vettori che risponderanno al bando ponte spremeranno come limoni i viaggiatori non residenti rendendo la destinazione Sardegna esclusiva.


Per chi è interessato ad approfondire i contenuti presentati durante l'incontro che si è tenuto presso il Comune di Pula il 11 gennaio 2022 può consultare questo link che mostra le slide sul modello misto intermediato da Regione per garantire ai residenti la dignità di viaggiatori.


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