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Il marketing turistico, ma quello al contrario!


Foto ripresa dalla pagina Facebook del Consorzio Costa Smeralda
Foto ripresa dalla pagina Facebook del Consorzio Costa Smeralda

Di Giuanniccu ho già avuto modo di scrivere. Personaggio simpatico, vicino alla gente, pieno di energia, responsabile di qualche pasticcio amministrativo giustificato dal fatto che chi lavora sbaglia! Insomma Giuanniccu è Uno di noi!


Lo spunto per questa riflessione è nato dopo aver ascoltato l'ennesima pillola di marketing turistico raccolta da Videolina durante le celebrazioni per il 60mo anno della nascita del Consorzio Costa Smeralda.

Dopo questa ennesima incursione pubblica penso che sia giunto il momento di raccogliere il frutto dei suoi interventi istituzionali dove ci inonda, inchiodandoci alle nostre responsabilità, di una saggezza naturale dove il marketing, quello al contrario, imprime slancio e valore capace di rovinare l'unico vero brand mondiale del turismo in Sardegna.


Il lavoro di distruzione del turismo avviato in questi ultimi quattro anni da parte di Giuanniccu non può passare in silenzio in attesa che cambi il cavallo presente in viale Trieste.

Bisogna che i posteri non dimentichino questo periodo. Ecco perché il suo metapensiero va conservato e inserito nella Guida sul marketing turistico, ma quello al contrario.


Il materiale disponibile in rete è già tanto e prima che Giuanniccu eserciti il diritto all'oblio per far sparire il disastro è indispensabile salvarlo per mostrarlo ai giovani che scelgono di iscriversi nella prestigiosa Università di Aristanis affinché diventi un monito per il futuro.

Insieme alla Guida digitale sarà interessante ricostruire quali obiettivi ha raggiunto la Regione Sardegna nel comparto del turismo, falciato dalla pandemia più di ogni altro settore economico e oggi in ripresa, almeno per i numeri.


Ma a parte il valore didattico che ci regala ogni intervento pubblico di Giuanniccu è interessante ricordare da dove siamo partiti quando si è insediato sino ai giorni nostri. Rapidamente:

  1. Blocco della DMO senza indicare una soluzione alternativa se non il fatto che il Turismo è mio e i soldi li gestisco io.

  2. Delega per la gestione dell'organizzazione degli eventi fieristici al sistema camerale di Cagliari-Oristano.

  3. Abbandono di molti obblighi previsti nella Legge Regionale sul turismo.

  4. Credere per non morire: Segui i soldi e capirai la filosofia di sviluppo per il turismo.

  5. Il CRS4 si deve essere perso nello sviluppo della App che aveva promesso di consegnare a gennaio 2021 dopo averla annunciata in pompa magna nell'evento del 9 dicembre 2020 con tanto di diretta streaming.

  6. La strategia di promozione e comunicazione digitale totalmente assente. Andate su Google e provate a fare la ricerca degli eventi e azioni messe in atto. Difficile trovarne traccia.

  7. Gestione disinvolta dei fondi pubblici accessibili tramite iniziative bocciate dal TAR. Delle gare meglio non parlare!

  8. Quando il Turismo incontra la Cultura la Cultura muore. Invece quando il Turismo incontro lo Sport lo Sport vive.

E a questi punti ognuno di voi ne potrà aggiungere tanti altri. Il più importante, secondo me, è l'assenza di una Strategia di Programmazione che avrebbe rappresentato un manifesto chiaro e trasparente della direzione da prendere per raggiungere gli obiettivi.


La parola d'ordine che ho sentito sino ad oggi è stata spendere, spendere, spendere. Non serve indicare gli obiettivi da raggiungere misurandoli con gli occhi degli operatori turistici e del pubblico. E tutto questo è accaduto con la complicità degli organi di informazione che hanno preferito i 30 danari anziché pensare ai propri lettori.


L'intreccio del Turismo con varie dinamiche sociali e economiche dovrebbe indurre a mantenere una particolare attenzione verso le Politiche per il turismo che risultano assenti da tanto tempo, già prima dell'insediamento di questa Giunta.

E tra le Politiche del turismo rientrano:

  • L'innesto delle azioni a supporto del mantenimento delle rotte aeree nelle direttrici dei paesi target alimentando i parametri di qualità del servizio erogato. Gli ultimi disagi con centinaia di passeggeri lasciati a terra negli aeroporti di Cagliari e Olbia sono un chiaro segnale che il turismo è tale se i servizi funzionano!

  • Le azioni per evitare i disastri ambientali delle aree a rischio dovuti al carico antropico fuori da ogni controllo a favore dei ricavi di parcheggi senza, peraltro, garantire un minimo di servizi. E su questo aspetto bene avrebbe fatto l'assessorato regionale a dettare regole e condizioni ai Comuni che ormai sono diventati il principale stakeholder del turismo locale.

  • La soddisfazione del turista che ha scelto la Sardegna per il suo soggiorno attivando il monitoraggio continuo e intervenendo dove i reclami rappresentano evidenti fatti di aggressione e bullismo commerciale quando il bullizzato non è l'operatore.

  • Evitare di arrivare a maggio per scoprire che manca il personale qualificato per garantire i servizi alberghieri e della ristorazione supportando l'assessorato al Lavoro.

Ognuna di queste azioni che non è stata compiuta ci riporta indietro introducendo gravi pregiudizi per il futuro.


Buon proseguo di vacanze!

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