È quanto emerge dallo studio dell'attuale schema sulla Continuità territoriale.
Un/terzo dei residenti che viaggiano sui voli in Continuità territoriale (Roma Fiumicino e Milano Linate), gode di un regime tariffario vantaggioso, e gli altri 2/3 che viaggiano nel cosiddetto Libero mercato (Ryanair, Volotea, easyJet) sonk considerati come Non residenti.
L'attuale impianto del bando per la Ct, sostenuto dalla Regione Sardegna, nonostante sia indispensabile per garantire un accesso regolato al trasporto aereo, è datato, superato e ha bisogno di una revisione alla luce delle mutate condizioni sociali e esigenze dei passeggeri residenti.
Per questo è indispensabile elaborare una soluzione di Ct che ampli la platea dei beneficiari residenti rendendo tutti i sardi uguali davanti all'esigenza di mobilità.
Attualmente l'unica modalità che garantisca questo risultato di equità è basata sugli aiuti sociali al passeggero che prevede il rimborso di una quota o una percentuale della tariffa del volo (escluse tasse aeroportuali e servizi ancillari).
Nella una simulazione che ho effettuato, in occasione di un Convegno che si è svolto a Cagliari, emerge che sono sufficienti 7 milioni di euro per includere 500mila residenti che volano da Cagliari verso gli aeroporti strategici di Torino, Bologna, Venezia, Pisa, Napoli, Catania.
Grazie a questo "voucher" erogato dalla Regione Sardegna si può iniziare a ristabilire un principio di giustizia sociale e di equità che pone tutti i passeggeri residenti sullo stesso piano consentendogli pari opportunità d'accesso alla mobilità aerea.
L'implementazione degli aiuti sociali al passeggero non esclude ma affianca l'attuale modello basato sugli Oneri di Servizio Pubblico che rimane valido in assenza di un vero mercato con più vettori per rotta.
Il trasporto aereo in Sardegna è caratterizzato da due monopoli: quello basato sulla Ct, che prevede la esclusiva sulle due rotte, e quello sul "finto" Libero mercato vista la predominanza assoluta di Ryanair a Cagliari e Alghero dove detiene il 54% dei passeggeri trasportati.
Alla fine ai passeggeri residenti non rimangono molte scelte per spostarsi dall'isola e alla politica regionale tocca prendere atto che, essendo quasi tutto il Paese in mano al vettore irlandese (in 24 aeroporti è il vettore dominante), bisogna essere realisti e trattare con chi ha gli aerei e movimenta oltre 180milioni di passeggeri.
Alla questione dei residenti si aggiunge quella dei Non residenti che contribuiscono a creare valore aggiunto per il territorio generando, per il sud Sardegna, oltre 1miliardo e mezzo di euro.
La fortuna per i residenti è che l'isola gode di un flusso significativo di turisti che giustificano l'apertura di nuove rotte e di frequenze favorendo anche la mobilità dei sardi. Certamente se dovessimo fare ipotesi trasportistiche, con i soli numeri dei passeggeri residenti, ci ritroveremo con molti meno voli. Per capire questo fenomeno basta dare uno sguardo al calendario invernale dei voli.
Cagliari mostra una piccola eccezione su Fiumicino e Linate che mantengono la programmazione estiva. Tra qualche mese capiremo se questa strategia è giustificata dall'aumento della domanda oppure se sono scelte che nascondono altre motivazioni.
In ultimo rimane la questione di come creare le condizioni per favorire l'ingresso di nuovi vettori che aprono nuove rotte per aiutare lo sviluppo del Libero mercato.
Durante il Convegno è intervenuto l'assessore Moro che ha illustrato i buoni propositi per migliorare l'accessibilità alla mobilità area ma ad oggi non si trova nulla di concreto e attuabile a breve.
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