La gestione degli aeroporti sardi negli ultimi dieci anni ha subito molti contraccolpi.
La privatizzazione di Alghero è stata decisa dalla Giunta Pigliaru, assessore Massimo Deiana. Contrario all’operazione si era sollevata la voce di Marco Tedde, allora consigliere regionale di Forza Italia, che affermava: “Eravamo e siamo molto preoccupati per i risvolti che questo pasticcio potrebbe avere per l’economia del territorio già prostrata per l’incapacità della Giunta regionale di affrontare il tema del traffico aereo in una prospettiva di sviluppo". Qui l’articolo d'archivio https://bit.ly/3O83flp.
Poi sappiamo com’è andata. F2i Ligantia con l’aiutino della Fondazione Banco di Sardegna, guidata da Antonello Cabras, ha acquistato la quota del 71,25% messa a disposizione dalla Regione Sardegna. La rimanente quota del 23,06% e del 5,69% è rimasta rispettivamente in mani della Regione Sardegna e della SFIRS. E vissero felici e contenti!
Ma non è finita. Seguendo l’istinto espansionistico che anima tutte le società possedute da fondi e fondazioni bancarie molto aggressivi nel mercato, nel 2020 è arrivata la volta dell’aeroporto di Olbia. Qui l’articolo d’archivio https://bit.ly/3NI0uaQ.
In questo caso a cedere l’80% delle azioni è stata Alisarda (società privata). La restante quota è rimasta in mano pubblica ripartita tra Regione e le Camere di Commercio di Nuoro e Sassari.
Sino ad ora tutto bene! Privatizzare i due aeroporti più importanti che rappresentano la “porta d’ingresso” del turismo per il nord Sardegna non ha destato scioperi e alzate di scudo da parte delle associazioni che ora manifestano la loro contrarietà in assenza di un piano industriale trasparente.
Poi, accade, come prevedibile, seguendo il solito istinto espansionistico, che secondo me era tracciato da molto tempo, F2i punta all’aeroporto di Cagliari Elmas e succede che Confcommercio Cagliari e Federalberghi sud Sardegna non sono d’accordo. Naturalmente non sono soli a fare la voce grossa e lamentarsi. La cosa curiosa è che Federalberghi regionale, guidata da Paolo Manca, non risulta contraria all’operazione. Anche questo fatto andrebbe letto come una mancanza di legittimazione di Fausto Mura che continua a reclamare l’infausta operazione a danno dei sardi che abitano nel centro sud Sardegna. A lui si aggiunge Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Cagliari. Entrambi hanno partecipato alla spartizione di posti in Sogaer e nelle società partecipate. Proprio questa situazione indebolisce la loro presa di posizione.
Il fatto nuovo e interessante di questa operazione economica e finanziaria che interessa l’aeroporto di Cagliari è che la Camera di Commercio di Cagliari ottiene un trattamento di tutto favore che la vedrà diventare socia della New Co con una quota azionaria stimata del 40%.
Di fatto De Pascale entra nel business degli aeroporti partecipando alla gestione. Dal punto di vista strategico (per lui) è un successo ineguagliabile. Un colpo da maestro!
Che gli abbia giovato l’amicizia e il sodalizio con Antonello Cabras sono in molti a pensarlo visto che risultano soci anche nell’azionariato del quotidiano La Nuova Sardegna.
Certamente si sta configurando un nuovo assetto del potere regionale connesso alle operazioni finanziarie e di acquisizioni.
E la politica che cosa dice ora?
Beh se prima si lamentavano i politici di centro destra ora si lamentano i politici di centro sinistra perché l’operazione è gradita alla Regione guidata dalla maggioranza di Cristian Solinas.
Per i sardi non rimane che aspettare un Cavaliere bianco.
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