Lo scorso 14 gennaio l'assessora ai trasporti Barbara Manca ha illustrato in Commissione trasporti l'impostazione e le attenzioni che l'assessorato sta riservando per il prossimo bando sulla Continuità territoriale.
Oramai sembra scontata la formula che ricalca quella attuale - Oneri di Servizio Pubblico con esclusività della rotta - aggiustata nel quadro dei servizi che il vettore dovrà prevedere verso i passeggeri e agenzie di viaggio, anche in funzione della esperienza maturata nella gestione dell'attuale bando.
Rispetto a quanto annunciato dalla Presidente Todde in campagna elettorale - che indicava il modello misto (Oneri di Servizio Pubblico e Libero mercato escludendo l'esclusiva come nella Ct2) quello più rispondente alle esigenze dei residenti (sicuramente almeno su Cagliari) - l'assessorato sembra continuare nel solco dell'attuale formula. Sarà interessante conoscere le ragioni - non ideologiche - che hanno determinato questa scelta che si antepone al progetto della Presidente.
A parte questi aspetti, che rimangono nel tavolo, in attesa di conoscere le motivazioni del cambio di strategia sulla prossima Continuità territoriale, è interessante leggere le dichiarazioni riportate nel sito della Regione Sardegna (https://bit.ly/3PHEX4t), nella pagina Facebook dell'assessora Manca (https://bit.ly/3PHeWCr) e negli articoli di stampa (https://bit.ly/3PIvj1w).
Andiamo per ordine e esaminiamo le dichiarazioni.
Più voli. La certezza che la Regione riesca a convincere la Commissione europea è alquanto dubbia. Se guardiamo i dati di traffico (movimenti, passeggeri, percentuali di riempimento) è verosimile che avremmo qualche problema a ottenere più voli e quindi più sedili. Infatti la Commissione europea imposta il dimensionamento partendo dai passeggeri residenti e non dal traffico totale (passeggeri residenti e non residenti). Il fatto che la Regione, secondo me, non conosce il numero di residenti che viaggiano in Continuità territoriale non agevola il dialogo con l'Europa.
Anche la regola che prevede di aggiungere voli quando si verifica il superamento del 91% di coefficiente di riempimento riguarda solo il periodo di riferimento e non incide sulla programmazione in modo strutturato. Secondo i dati forniti dalle piattaforme specializzate il 2024 ha mostrato un momento di criticità nel mese di giugno. È interessante, invece, rilevare che nei mesi di ottobre, novembre e dicembre c'è stato un calo di passeggeri rispetto al 2023 che ha indotto la riduzione di migliaia di posti offerti sulla rotta Cagliari-Linate-Cagliari con conseguente caduta libera del coefficiente di riempimento che ha toccato minimi storici. Questo spiega anche il fatto che quest'anno, anche per via della maggiore capienza dei velivoli Aeroitalia, su Cagliari non si è verificata la situazione di criticità per la mancanza di posti nelle giornate sotto Natale.
Affiancare lo strumento degli aiuti sociali (modificato), sia per le tratte extra bando sia per quelle in continuità. La questione degli aiuti sociali introdotti dalla Giunta Solinas è uno strumento straordinario. Se funzionasse! Purtroppo la soglia dei 100€ di costo del biglietto per accedere al rimborso del 25% esclude una percentuale vicina al 90% di passeggeri residenti. La conferma arriva dalla rilevazione effettuata dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) che posiziona il prezzo medio del biglietto sugli 80€. In altre parole lo strumento così com'è appare più una misura di propaganda che una valida leva di welfare che potrebbe davvero trasformare la mobilità aerea in un fenomeno popolare accessibile ad un'ampia platea di cittadini. Il riscontro arriva dalle poche richieste di residenti che hanno volato in Libero mercato rispetto agli oltre 2,5 milioni passeggeri trasportati. Per quanto riguarda la possibilità di sommare l'agevolazione delle tariffe in Continuità territoriale con gli aiuti sociali la Commissione europea non lo prevede. Faccio rilevare anche che gli aiuti sociali non riguardano le spese sostenute da persone giuridiche che acquistano il titolo di viaggio per un loro dipendente. Al momento, secondo la stima di AGCM, la percentuale di passeggeri residenti che viaggiano con titoli di viaggio acquistati dalle loro aziende è stimato per Cagliari in circa 150.000 passeggeri su un totale di passeggeri residenti di 812.000 che viaggiano in Continuità territoriale.
Tariffe per i non residenti. La questione è molto sentita e dibattuta. Il Governo ha provato a inserire in una legge un limite al costo dei biglietti per in non residenti. Il risultato è che ha dovuto ritirare immediatamente il provvedimento perché la Commissione europea la ritiene contraria alle regole del libero mercato. La conferma di questo fatto arriva dai bandi per la Continuità territoriale emessi da ENAC che prevedono una tariffa libera per i non residenti. Anche il vecchio schema che prevedeva due scaglioni tariffari per i non residenti si dimostra poco efficiente nei fatti e penalizzante rispetto alle tariffe medie proposte dai vettori low cost.
Agevolazioni per i nativi e familiari. Anche questa ipotesi è poco sostenibile e promettere battaglia mi sembra azzardato. La risposta ancora una volta arriva dal report pubblicato dall'AGCM. A mio avviso annunciare questi scenari è controproducente perché al momento non sono perseguibili.
Autocertificazione, senza presentazione del documento di identità, per le tariffe agevolate per i non residenti che vengono in Sardegna per motivi di lavoro. Se prendiamo la norma di legge sembra una forzatura. Infatti secondo l'articolo 38, comma 3° del d.p.r. 445/2000 dichiara che l'autocertificazione è valida se "sottoscritte e presentate unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore”. In merito esiste anche una sentenza del TAR Sardegna. Ecco perché suona strano quanto dichiarato dall'assessorato.
Tra l'altro, aggiungo che l'agevolazione dovrebbe valere solo per i voli che hanno origine dagli aeroporti di Milano Linate e Roma Fiumicino. Non credo che il vantaggio vada riconosciuto per i voli originati da uno degli aeroporti sardi perché significherebbe che il lavoratore non residente si sta recando nella penisola per lavoro. Immagino che lo spirito della concessione nasca per favorire chi viene a lavorare in Sardegna. La stima dei non residenti che possono chiedere l'agevolazione per motivi di lavoro nella stagione IATA Winter ammonta a circa 30.000 persone. Anche in questo caso la soluzione non è il documento cartaceo. Infatti sarebbe sufficiente che il passeggero compili il modulo di autocertificazione direttamente all'atto della prenotazione nel sito del vettore, che lo inoltra anche alla Regione, o presso l'agenzia di viaggio.
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