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FINE DELLA STORIA


Assessore Gianni Chessa (cartonato)
Assessore Gianni Chessa (cartonato)

Finalmente la brutta storia che ha visto la mia società, Ablativ, contrapposta all’assessorato regionale al turismo per un contenzioso sul mancato pagamento delle fatture emesse per il progetto sul Pane fresco nel 2019 e 2020, è arrivata alla conclusione dopo che il giudice civile gli ha dato torto per ben due volte.


Ne avrei fatto volentieri a meno. Aprire un'azione legale contro la Regione Sardegna non è proprio il massimo per un imprenditore che ha avuto l’assegnazione del lavoro in base ad un progetto autoriale fatto proprio dagli uffici competenti.

La cosa più bizzarra di questa storia è che il responsabile di questo pasticcio il 19 maggio 2020 abbia trovato il tempo per dedicarmi parole poco gentili, verso Ablativ e la mia azione imprenditoriale, tramite Facebook in un post conseguente a un mio commento aggiunto alla condivisione di un post di Vito Biolchini. Di seguito lo screenshot del suo post. Dopo la mia risposta il thread è scomparso da Facebook.





E qui il testo della mia risposta

Buongiorno assessore. Grazie per il Dottore e grazie per aver scritto nella mia bacheca. Sono davvero curioso di conoscere il suo punto di vista in merito a come "prendevo" i soldi come dice lei. A me risulta che ho vinto gare sul MEPA e ho ricevuto commesse su progetti autoriali originali. Ad esempio l'ultimo che è anche oggetto del contendere, e interessa la materia civilistica e amministrativa, si occupava del Pane Fresco presso le scuole. Un progetto completamente scritto da me e artisti e creativi che hanno collaborato per la realizzazione. Se servono i dettagli tra poco saranno disponibili in una cartella su Drive dove intendo aggiungere la copia del fascicolo contrattuale che le ho chiesto tramite Accesso civico generalizzato. Spero di averlo presto contando anche sulla sua attenzione e solerzia nella risposta degli uffici. Se invece la sua frase di come prendevo i soldi vuole far intendere altro riferendosi a cose o modi poco puliti capirà che rischia di diventare lesiva e quindi diventa materia civilistica di nuovo. Ma lasciamo perdere per ora questa declinazione linguistica forse dovuta alla foga di difendere l'intervento di Alioska che mi attacca senza aver avuto mai modo di averci a che fare professionalmente e poco anche personalmente. Mi chiede di che cosa mi lamento. Semplice assessore Chessa. Ho svolto un lavoro firmando un regolare contratto con l'amministrazione regionale, ho effettuato i lavori documentandoli e quindi mi sembra normale che in qualità di Amministratore unico di Ablativ esiga il pagamento dei lavori svolti. Oppure lei ritiene che il lavoro non vada pagato? Se è di questa idea me lo dica perché è importante per me saperlo. Oppure ritiene che i contratti firmati con la Regione Sardegna possano diventare carta straccia in base a ragioni politiche legate a punire chi non la pensa come lei o si discosta dal suo pensiero politico o ancora dalle sue azioni manifestando con serietà e interlocuzione il proprio pensiero. L'azienda che rappresento non può subire un danno per problemi che riguardano le vostre procedure e i punti di vista di dirigenti per di più avvallati da lei a quanto sembra. Tra l'altro il suo giudizio in merito alla vicenda dovrebbe valere anche per un altro operatore che si trova nella stessa nostra condizioni contrattuale. Quindi come vede assessore non è un problema di come si prendono i lavori ma di come si opera correttamente nella prassi amministrativa. Ecco perché in assenza di un ravvedimento della dirigente che ha mosso l'azione dovrò per forza ricorrere ai giudici civili per ottenere il dovuto. Mi dice di non sputare nel piatto dove ho mangiato. Mi scusi ma io non sono un dipendente pubblico della Regione Sardegna. Sono un fornitore e come tale rimango e quindi libero di esprimere le mie idee nelle forme democratiche di cui godiamo tutti. Quindi mi sembra fuori luogo questa battuta e per cortesia non la utilizzi più perché la mette in una condizione di luoghi comuni che la decadono nello stile istituzionale a cui dovrebbe sempre ispirarsi. Concludo, per non rubarle troppo tempo e visto il periodo, invitandola a leggere i miei post sul mio blog sandrousai.it dove potrà trovare riscontro delle mie idee e dello stile che adotto nel porre i temi sul turismo. Se poi a lei non interessa quello che scrivo questo non può diventare un mio difetto. Per sanare questa polemica le voglio fare un regalo che rientra sempre in ambito autoriale: il Progetto @dicola che avevo scritto nel 2012 dove si prevedevano attività di informazioni turistiche in capo agli edicolanti valorizzandone il loro ruolo e il contesto iperlocale. Come vede non è colpa mia se sono avanti alla politica di molti anni. Se le piace poi dovrà cercarsi uno che lo mette in atto, possibilmente bravo. Buona giornata e con immutata stima.

Ero così scioccato dal comportamento e dalle minacce dell’assessore Chessa che gli ho inviato una PEC per chiedergli se riconosceva il contenuto del post perché temevo che gli avessero hackerato il profilo Facebook.

Non ha mai risposto e quindi alla fine gli è costato una querela che il Pubblico Ministero, dott.ssa Diana Lecca, il 6 ottobre 2020 ha ritenuto di archiviare con la seguente motivazione:



Oggi che la storia si è conclusa e Ablativ ha potuto ricevere il saldo delle attività svolte emerge una triste morale che da una parte alimenta un sentimento negativo sulla rappresentanza politica e dall’altra conferma la statura del personaggio che da quando si è insediato non ha fatto altro che far parlare di se come testimoniano i tanti video presenti in rete.


Ora che abbiamo ottenuto giustizia siamo più sereni e proseguiamo, con rinnovata fiducia nelle istituzioni, il percorso di progettazione e sviluppo del territorio con le tante iniziative che abbiamo messo in campo in questo periodo particolarmente critico per tutti.


Concludo con un pensiero gentile verso chi ci ha creato queste difficoltà oltre che un grave danno economico alla Regione: Prima lascia la scena e prima la Sardegna potrà ritrovare il valore della cultura, della raffinatezza e dell’eleganza istituzionale necessario per rappresentare la posizione istituzionale come quella di assessore regionale al turismo.


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