
La politica sulla Continuità territoriale della Regione prosegue sulla linea dettata dalle ragioni storiche e mantenute dal predecessore di Barbara Manca, Antonio Moro.
Sabato scorso ho avuto modo di ascoltare l’intervento dell’ex assessore Antonio Moro alla Scuola di formazione dei Riformatori sardi.
Conoscevo bene il registro della sua narrazione e i temi che hanno caratterizzato l’azione politica di Moro durante la Giunta Solinas. Ascoltarli nuovamente a distanza di mesi mi ha fatto capire quanto il suo pensiero animi l’attuale azione politica regionale in tema di Continuità territoriale. Si vede che ha lasciato un virus in assessorato!
Vediamo quali sono le ragioni che sostengono i due assessori per giustificare l’adozione dell’attuale formula di Continuità territoriale basata sugli Oneri di Servizio Pubblico con esclusiva sulla rotta. Essi affermano che:
a) Bisogna garantire orari certi di partenza e di rientro
b) Bisogna garantire frequenze giornaliere proporzionate alla domanda
c) Bisogna garantire tariffe agevolate fisse comprensive di alcuni servizi aggiuntivi
d) Bisogna garantire un trattamento di riguardo per i barellati e disabili
Bisogna garantire orari certi di partenza e di rientro
La questione degli orari certi per la partenza del mattino e il rientro serale è importante e serve a soddisfare le necessità dell’utenza. La richiesta ha senso proprio perché è manifesta la domanda. Ma allora mi domando dove sta il timore che un vettore che opera nel libero mercato potrebbe eludere questa domanda e spostare il volo in orari poco confacenti?
La dimostrazione ci viene proprio dalla rotta Cagliari-Bergamo della mattina che viene effettuata tutto l’anno con partenza in primissima mattinata.
Anche il rientro è previsto nel pomeriggio e alla sera.
Bisogna garantire frequenze giornaliere proporzionate alla domanda
Su questa affermazione dovremmo intenderci bene. A quale domanda ci riferiamo?
A quella dei residenti o a quella dei non residenti?
Se ci dobbiamo riferire a quella dei residenti allora ci vengono in aiuto i numeri che dimostrano come funziona la curva dell’andamento dei passeggeri per la direttrice verso Fiumicino e verso Linate.

Il grafico chiarisce anche l’equivoco che spesso viene alimentato dalla narrazione degli assessori che forniscono i dati comprensivi dei non residenti. Ma questo, secondo me, è fuorviante visto che la Continuità territoriale è per i residenti e le curve dimostrano come la Continuità territoriale è diventata uno strumento anomalo per fare concorrenza a chi opera in libero mercato.
Il fatto che il servizio di Continuità territoriale deve tenere conto anche dei passeggeri non residenti ci costringe ad adottare un aeromobile più capiente che genera maggiori costi e quindi una tariffa per i residenti più alta rispetto alla reale necessità.
Insomma, potremmo pagare meno se utilizzassimo sulla rotta di Fiumicino e Linate un aeromobile più piccolo privilegiando i residenti e una formula aperta anziché in esclusiva.
Bisogna garantire tariffe agevolate fisse comprensive di alcuni servizi aggiuntivi
Il tema delle tariffe la Regione non l’ha voluto mai affrontare in modo serio. Per l’assessora Barbara Manca la tariffa aerea in Continuità territoriale è equa. Da cosa deduca questo non si sa.
Eppure, il dubbio dovrebbe nascere spontaneo se si confrontano le tariffe corse con quelle sarde. Il grafico sotto chiarisce un po’ le idee.

Secondo le mie analisi la tariffa agevolata andrebbe rivista al ribasso tenuto conto che al momento è calcolata assumendo anche i costi del bagaglio in stiva che secondo l’analisi svolta dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato è poco utilizzata dai passeggeri.
Insomma, è meglio ridurre il forfait di questi costi visto che sono utilizzati da poche persone e diventano un costo aggiuntivo per tutti! Il massimo sarebbe la formula che uno paga quello che utilizza!
Bisogna garantire un trattamento di riguardo per i barellati e disabili
La questione dei barellati mi sta particolarmente a cuore perché è stata analizzata dall’amico, ex pilota Alitalia, Nando Orrù. Il suo studio è stato presentato anche ad alcuni Consiglieri regionali che si sono impegnati a trasformarlo in atti concreti. Nella fattispecie lo studio esalta il fatto che se trasportiamo un barellato con un volo aeroambulanza il suo costo è nettamente inferiore all’utilizzo dell’elicottero basato a Olbia. Senza contare la comodità del volo e la riduzione dei tempi.
Per quanto riguarda i disabili anche l’attuale bando è particolarmente attento e interviene in modo puntuale per migliorare il trattamento.
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