Con la guerra in Ucraina, che preoccupa l'Europa e il resto del mondo, non è facile trovare spazio per spremere un po' di attenzione alle persone.
Ci ha pensato ITA, la compagnia nata dalle ceneri di Alitalia e risorta lasciando a terra oltre 8.000 persone. Un bell'esempio di sviluppo industriale coerente con le esigenze dei lavoratori.
Quando ho letto il Comunicato stampa che annunciava la volontà di ITA di prendersi cura del bisogno di mobilità dei sardi quasi mi sono commosso. Troppo buono lei avrebbe detto Paolo Villaggio.
Naturalmente c'è stato subito qualcuno che a corto di notizie buone ne ha approfittato per elevare il calice al cielo e annunciare la venuta del Signore (ITA) arrivata per salvare la stagione turistica e garantire la mobilità aerea dei sardi in questo momento di grande incertezza.
La dichiarazione di interesse di ITA prevede di coprire il servizio di continuità sui tre aeroporti isolani per 12 mesi, senza pesare sulle casse della Regione Sardegna che verosimilmente risparmierà una cinquantina di milioni di euro, se agli annunci seguiranno i fatti.
Ma le buone notizie non vengono mai da sole, come le brutte d'altronde, e finalmente F2i, azionista di maggioranza delle due società di gestione dell'aeroporto di Alghero e di Olbia, si presenta ai media con un'unica voce e un unico calendario della stagione estiva 2022. Chissà se il prossimo anno assisteremo al botto e il calendario diventa completo raccogliendo l'offerta dei tre aeroporti.
Vista la pompa magna organizzata per la presentazione dell'offerta estiva dei voli, l'ultima è stata quella dell'aeroporto di Cagliari, ho provato a esaminare in dettaglio le proposte. Il risultato è interessante e serve soprattutto per capire se la Sardegna e i sardi possono fruire di una formula mista di offerta di voli dove rimane attiva la modalità con oneri di servizio pubblico, soggetta ad approvazione da parte della Commissione europea, e la modalità in libero mercato con rimborso dello sconto applicato dai vettori direttamente al passeggero residente e rimborsato dalla Regione Sardegna.
I pro e i contro di queste due modalità lo discuteremo nel prossimo incontro pubblico organizzato da Confcommercio Cagliari e Federalberghi sud Sardegna che si svolgerà il 9 aprile presso l'hotel Regina Margherita.
Tuttavia, in attesa di vederci possiamo già svolgere un breve ragionamento, adesso che conosciamo l'offerta estiva, per capire se davanti a tanto ben di Dio dichiarato dalle società di gestione esistono i presupposti per far viaggiare i residenti nelle varie direttrici nazionali messe a disposizione dai vettori colmando un bisogno oramai ineludibile di mobilità.
Per farlo dobbiamo prima di tutto ricordare che il mercato passeggeri residenti e non residenti che viaggia sugli aeromobili della Ct, ammontano a circa 3.000.000 di unità (dati ENAC 2019). Di questi la metà sono residenti che si giovano della tariffa imposta e l'altra metà che viaggia con tariffa di libero mercato senza il paracadute della formula top price.
Il valore assume una valenza interessante se si somma agli esigui numeri ottenuti dal vettore nazionale durante la prima fase di star up. Tenuto conto che ITA è sotto valutazione per determinare il valore di acquisto della quota di maggioranza delle azioni, portare questa dote di potenziali passeggeri nel tavolo di trattativa diventa una leva importante per migliorare il risultato di vendita. Mi viene anche il sospetto che potremmo diventare un mercato speculativo necessario solo a coprire le perdite o i mancati ricavi. Un po' di prudenza sarebbe necessaria prima di esultare a gran voce.
Dicevo prima che ora che i giochi sono fatti per la stagione estiva possiamo dare uno sguardo alla posizione dei player in campo.
Il grafico conferma una realtà che conoscevamo già e che vede il vettore Ryanair primeggiare tra tutti sia nello scalo di Cagliari Elmas che di Alghero Fertilia. A seguire si fa notare Easy jet e poi Volotea, attualmente aggiudicataria delle tratte in Ct. Wizz Air tenta di cogliere o raccogliere quello che resta puntando su aeroporti già serviti e fidelizzati da chi vi opera tutto l'anno.
I due grafici e i dettagli contenuti nella base dati, consultabile a questo link, ci mostrano che nonostante la stagione estiva, che stimola l'offerta di voli incrementando le frequenze verso le direttrici più frequentate, per gli aeroporti di Alghero e Olbia rimane importante garantire lo zoccolo di servizio previsto dalla Ct in mano pubblica. Infatti è vero che cresce l'offerta ma le direttrici aperte sono perlopiù rivolte al mercato estero.
Diverso appare lo scenario offerto dall'aeroporto cagliaritano che soprattutto grazie a Ryanair può contare su un numero di collegamenti e direttrici nazionali di sicuro interesse per tanti residenti.
Su questo scalo sicuramente torna utile valutare la possibilità di mantenere un sistema misto che consenta ai passeggeri di muoversi con maggiore libertà scegliendo anche direttrici diverse da quelle previste dall'attuale Ct che prevede solo le basi di Milano Linate e Roma Fiumicino come punto di arrivo nella penisola.
Come afferma spesso il prof. Gianfranco Fancello il mondo è cambiato da quando è iniziata la fase della Continuità territoriale (2000) che conosciamo ed è cambiato anche il modo di viaggiare delle persone. Ecco perché è fondamentale aprirsi a nuovi paradigmi e ragionare senza pregiudizi esplorando formule e impianti di Ct più adatte alla realtà che viviamo.
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