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Immagine del redattoreSandro Usai

Aeroporti sardi: una questione di governance e azionariato.


Fusione_tra_Kibit_e_Kaioshin
Fusione_tra_Kibit_e_Kaioshin

Se prima era una sensazione, ora è diventata una ragionevole certezza: F2i ha utilizzato l'opportunità di acquistare Alghero, nel dicembre del 2016, per poi espandersi (scalare) Olbia e Cagliari.


Alghero è stato il trampolino che ha consentito, prima di acquisire la maggioranza di Olbia e poi di avviare la fusione per incorporazione di Alghero che ha dato vita alla Nord Sardegna Aeroporti SpA.. Il prossimo passo previsto dalle strategie del Fondo F2i riguarda il processo di integrazione con l'aeroporto di Cagliari secondo lo schema presentato dall'ing. Maurizio De Pascale, presidente della Camera di commercio di Cagliari-Oristano.


In tutto questo i sardi non c'entrano niente. C’entra il valore commerciale del trasporto aereo in Sardegna!


Il Fondo finanziario F2i opera esclusivamente nell'interesse dei suoi azionisti e delle partecipanti alla compagine sociale. Come Blackrock.

C’è poco spazio per i sentimentalisti e per il sentimentalismo regionale. Anche per i sardi che trovano una sedia apparecchiata nei Consigli di amministrazione.


Personalmente credo che i Fondi di investimento non si comportino peggio, nella gestione di beni pubblici (aeroporti), rispetto a soggetti istituzionali pubblici, quali, ad esempio, le Camere di Commercio. I Fondi più che agli utili puntano a far accrescere il valore delle loro partecipazioni.


Molte voci autorevoli hanno esaltato gli utili dichiarati da Sogaer con la gestione pubblica dell'aeroporto cagliaritano. Bene, bravi, applausi!

E se quegli utili li avesse generati la mano privata come li avrebbero giudicati?


Eppure, i colori e il profumo dei soldi sono gli stessi. Magari sarebbe meglio chiedersi come e dove vengono investiti gli utili.


L'esperienza mi induce a pensare che davanti agli affari sono tutti uguali: che sia un Fondo privato o una società di gestione aeroportuale partecipata da un Ente pubblico. Lo scopo di entrambi è fare utili per cercare di sopravvivere in un mondo globalizzato e feroce che non fa sconti a nessuno.


È per questa ragione che ritengo che la questione sul futuro dell'aeroporto di Cagliari non possa fermarsi nella demonizzazione di F2i & C. attribuendogli giudizi negativi a prescindere. Anche perché, quando hanno acquistato le quote di Alghero e Olbia in tanti hanno applaudito e i giornali e TV non mi sembra che abbiano sollevato la voce di dissenso.


Allora andava tutto bene? Oppure al sud Sardegna non gli frega niente delle sorti di quello che accade al nord?


Quindi, come i fatti dimostrano, la questione non riguarda F2i che è buona quando acquista Alghero e Olbia e cattiva quando insinua l'aeroporto di Cagliari. Anche i toni che si registrano nelle dichiarazioni a sfavore dell'accordo prospettato non aiutano a capire la complessità dei fatti e la reale portata degli eventi.


Secondo lo schema illustrato dall'ing. De Pascale, il valore (certificato) della società di gestione dell'aeroporto di Cagliari verrà conferito nella newCo e andrà a costituire il nuovo capitale sociale ottenuto attraverso un aumento di capitale riservato alla Camera di commercio. Quindi non è una vendita.


Serve verificare il metodo di valutazione e la conclusione a cui arriverà la società incaricata di svolgere la due diligence di Sogaer e le eventuali controindicazioni derivate dalla natura statutaria della Camera di commercio.


Riepilogando, la Camera di Commercio mantiene il valore del proprio asset e addirittura migliora la performance perché nella newCo partecipa alla gestione dei tre aeroporti.


Tre sono meglio di uno!


Allora bisogna chiedersi perché in tanti si oppongono a questa soluzione dal momento in cui la Camera di commercio di Cagliari aumenta la sua capacità di influenza negli affari del trasporto aereo isolano esercitando il suo potere attraverso il socio Sogaer, primario socio della newCo?


La situazione attuale, che avvantaggerebbe il potere contrattuale di De Pascale, domani potrebbe capovolgersi a favore di Confcommercio. Se riesce a esprimere il prossimo presidente.


Come ho già scritto tempo fa, se De Pascale riesce in questa operazione è un genio. Per altri magari è solo un furbo.


Secondo me i dubbi che F2i e Camera di commercio farebbero bene a chiarire riguardano la governace e la stabilità dell'azionariato.


Attraverso la prima (governance) passa la garanzia che il trasporto aereo, da cui dipende la mobilità dei passeggeri e delle merci, segua un Piano strategico di sviluppo dove la componente politica trovi spazio per la parte di indirizzo senza eccedere nella gestione delle infrastrutture.


A questo proposito reputo che siano sciocche le affermazioni di chi ricorda a F2i quanto ha investito la Regione sui tre aeroporti e per questo pretendendo un ruolo di rappresentanza nella governance operativa.


La seconda questione (stabilità dell’azionariato) ritengo che sia la più importante da conoscere.


Infatti, se, dopo aver avviato la newCo, F2i decide di vendere le proprie azioni, oppure se è la Camera di commercio a decidere di vendere quale futuro avrebbero i tre scali sardi?


Finiremmo in balia della instabilità e della incertezza che potrebbe porre la Sardegna ai margini del mercato del trasporto aereo con tutte le conseguenze immaginabili?


Sono queste secondo me le questioni che chi si oppone al progetto di fusione dovrebbe affrontare per mitigare le speculazioni a danno della Sardegna aprendo il dialogo evitando preconcetti e pregiudizi che allontanano la soluzione del problema.

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