top of page
Immagine del redattoreSandro Usai

Borghi e Ferrovie turistiche: una opportunità di lavoro soprattutto per le aree interne

Il diciassette è un numero importante e dal forte profumo esoterico. Infatti nel 2017 il Consiglio regionale della Sardegna ha promulgato la legge n. 16 sul turismo e lo Stato italiano la n. 128 sul turismo ferroviario.

Questa volta non possiamo dire che il legislatore non si sia dato da fare. Tutto è migliorabile ma già con l'impianto di queste due leggi è possibile aprire enormi opportunità di lavoro. E tutti sappiamo quanto ne ha bisogno la Sardegna.

Entrambe le leggi rappresentano un’ottima opportunità di sviluppo del territorio a vantaggio soprattutto dei residenti.

Borghi e Ferrovie turistiche diventano, in combinazione anche tra di loro, un mix a forte vocazione turistica che impatta positivamente nella qualità della vita dei residenti.

Quindi va tutto bene?

No. Direi proprio di No!

Proviamo a dare uno sguardo alla realtà.

In questa rappresentazione (http://bit.ly/2qEsw1o) è possibile visualizzare i Borghi di Sardegna comprese le località che superano i 5000 abitanti e che posseggono al loro interno un patrimonio degno di essere inquadrato come un'area di particolare pregio storico e artistico.

A questo si affiancano gli oltre 430 km di rete ferroviaria che si intreccia con i Borghi creando un ulteriore valore all’offerta turistica e migliorando la fruibilità del territorio.

In tutto questo mondo che ruota al contrario è curioso osservare che questa volta alla legge non segue l'inganno ma la stoltezza di chi dovrebbe adoperarsi per avviare le azioni necessarie per creare sviluppi professionali e opportunità di crescita per quei territori interessati e per le persone che desiderano affermarsi localmente avviando società e cooperative che hanno come unica mission quella di sviluppare e custodire i luoghi dove operano.

È invece oggi assistiamo al funerale della legge regionale n. 16/2017 sul turismo e all'inerzia degli Uffici regionali che devono rispondere alle richieste delle manifestazioni di interesse per l'affidamento delle linee ferroviarie Mandas-Arbatax, Isili-Laconi, Tempio Palau e che giacciano inascoltate.

La legge sul turismo è composta da vari articoli e su questi, ad esempio, è sceso il silenzio:

Art. 7 - Destinazione Sardegna DMO

Art. 8 - Osservatorio regionale del turismo

Art. 9 - Sistemi informativi per la la promozione dell'offerta turistica e la valorizzazione della destinazione Sardegna

Art. 10 - Attività di informazione e accoglienza turistica

Art. 11 - Incentivi alle imprese turistiche

Art. 12 - Direttive di attuazione: entro centottanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, le direttive di attuazione del presente capo, che individuano e disciplinano, in particolare: a) gli strumenti, i requisiti e le procedure per la costituzione e il funzionamento di Destinazione Sardegna DMO di cui all'articolo 7; b) gli elementi di cui all'articolo 10, comma 4, lettere a), b) e c); c) gli incentivi a favore delle imprese operanti nel settore, come previsto dall'articolo 11; d) le linee guida per il rinnovo e l'adeguamento della segnaletica turistica regionale; e) la carta dei diritti del turista.

Art. 28 - Rete Escursionistica della Sardegna (RES)

Art. 29 - Piano per l'istituzione e la gestione del RES:

3. All'interno del piano sono specificatamente individuati i percorsi di autonoma o assistita fruizione per la disabilità fisica e sensoriale.

4. Il Piano per l'istituzione e la gestione della RES è sottoposto al previo parere della competente commissione consiliare che si esprime entro trenta giorni, decorsi i quali il parere si intende acquisito."

Art. 32 - Piano di gestione degli itinerari ciclabili della Sardegna

Art. 33 - Tratte ferroviarie di rilevanza naturalistica

Art. 34 - Turismo equestre

Art. 35 - Registro delle Ippovie

Art. 36 - Turismo naturista

Art. 37 - Turismo sportivo

Art. 39 - Rete dei borghi della Sardegna

Se la politica è la prima che non si adegua alle leggi che essa stessa promulga come possono i cittadini sperare in un futuro?

E poi abbiamo il “caso” della legge nazionale sulle ferrovie turistiche che nasce proprio per rispondere ad una domanda di turismo esperienziale capace di riproporre gli ambienti naturali e viste mozzafiato che offrono i territori attraversati dagli antichi tracciati ferroviari.

La legge cita anche questi percorsi:

Isili-Sorgono

Sassari-Palau Marina

Macomer-Bosa

Un quadro preoccupante davvero!

Ecco perché vado affermando da tempo che noi siamo poveri perché esiste un sistema incapace di procreare cellule di vita che si riproducono migliorando la società e fornendo il sostentamento economico.

È bizzarro che stiamo assistendo ad uno scenario che ha capovolto la realtà.

Normalmente ci viene propinato che è la politica nazionale responsabile dei problemi della nostra terra, ma questa volta i fatti ci dicono il contrario: la colpa è dei sardi al governo regionale.

Come ho avuto modo di scrivere qualche mese fa: Non c'è peggior sardo di chi non vuol sentire!

E nel mentre sempre più giovani lasciano la scuola e chi ha più coraggio lascia l'isola nella speranza di una vita più dignitosa seppur con l'amaro in bocca che gli ricorda come i nostri politici non operano a favore dello sviluppo calpestando gli sforzi per affermarsi di tanti ragazzi.

La Sardegna sarà ancora più bella e attraente se saprà valorizzare e mantenere un rapporto costruttivo con il territorio e con i suoi cittadini altrimenti ci aspetta un calvario senza fine e pieno di rabbia per non aver saputo cogliere la straordinaria fortuna di vivere in un luogo pieno di storia e con una natura bellissima ma inconsapevole del pericolo che corre a causa della mancanza di visione.



7 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page